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Punta Venezia - Cresta SE - 3095 m

Via Normale Punta Venezia - Cresta  SE
Punta Venezia, Cresta Perotti. In alto a sinistra le ´Torri Bifide´.


Regione: Piemonte Cuneo
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Cozie - Gruppo Monviso
Punto di partenza: Pian del Re (q. 2020 m) - Valle Po Valle Po
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 1075 m - Totale: 2150 m
Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EEA - AR - IV- AD
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Giacoletti (q. 2741 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: IGC Monviso
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 11/09/2010
Data pubblicazione: 13/09/2010
N° di visualizzazioni: 7296


Introduzione:

Vista dal Rifugio Giacoletti, la Cresta Perotti si staglia contro il cielo a sinistra della punta del Granero e si riconosce per la presenza nella parte alta di due slanciati gendarmi conosciuti come Torri Bifide. Elegante e diretta, offre scorci di rara bellezza sul vallone delle Traversette, sul MonViso e su tutta la pianura del Po. Classica via stile Montagna è il terreno ideale come scuola per giovani montagnards e per chi, amante della storia, è alla ricerca delle origini dell’Alpinismo. Salita per la prima volta da Alessandro e Natalia Caligaris, Alberto Milano, Giorgina Vivante con le Guide Giovanni e Quintino Perotti, il 6 agosto 1935, è stata recentemente (2009) attrezzata a spit grazie all´impegno di Andrea Sorbino, gestore del Rifugio Giacoletti, che sta compiendo un´opera di generale richiodatura delle classiche alpinistiche della zona. Via ben protetta (da 4 a 6 spit a tiro), offre una sicura quanto spettacolare arrampicata quasi sempre sul filo di cresta.


Accesso:

Da Torino, tangenziale Sud per Pinerolo, quindi seguire per Cavour, Barge, Paesana da dove, entrati in Valle Po, si sale a Crissolo. Attraversato il paese, si svolta a destra (deviazione poco visibile) per Pian della Regina prima, e Pian del Re poi. Ampio parcheggio a pagamento.


Descrizione della salita:

Da Pian del Re si prende il sentiero diretto al Rifugio Giacoletti che si diparte sulla destra percorrendo a mezzacosta l´ intero pianoro sino ad un bivio. Si lascia allora il segnavia per il Rifugio che prosegue a sinistra, prendendo invece a destra per il Colle delle Traversette, risalendo con dolce pendenza il vallone sino ad un grande masso che ricorda la bocca aperta di una balena, poco oltre il quale si incontra un nuovo bivio. Tenendo la sinistra, si segue per il Couloir del Porco-Rifugio Giacoletti, rimontando il ripido canalone che sbocca direttamente nei pressi del rifugio (1,45 ore), dal quale si segue il primo tratto di sentiero che conduce alla Ferrata delle normali a Punta Udine e Punta Venezia, per poi attraversare interamente l’ampio nevaio o morena alla base della parete della Venezia e risalire su esili tracce il ripido pendio erboso che termina dove inizia la cresta. Venti minuti dal rifugio, targhetta alla base della via con sosta su due spit. L1: 40m. Superare i primi facili e divertenti risalti della cresta (3a, 2a) L2: 40m. Continuare direttamente sulla cresta e dopo il secondo spit a destra dello spigolo, qualche metro ancora a destra per sostare nella nicchia alla base di un diedro (3a, 2b). L3: 40m. Salire il marcato diedro, quindi seguire il filo di cresta sulla destra (3a). L4: 45m. Superare una bella placca compatta di 7/8 metri (due spit) e continuare in cresta con divertente arrampicata (3b, 2c). L5: 40m. Spostarsi leggermente a destra per riprendere la cresta, spigolo e placca, e ancora a destra per aggirare un evidente strapiombo (3b, 2c). L6: 45m. Superare direttamente il marcato diedro caratterizzato da un grosso blocco incastrato e raggiunta la cresta seguirla fino alla sosta (3c, 2c) L7: 45m. Salire verso destra per raggiungere la bella cresta formata da gradoni di rocce rosse e in seguito la comodissima sosta dietro un grosso spuntone (3a, 2c, 3b) L8; 30m. Passare a sinistra del gendarme e seguire la cresta fino alla base del rossastro primo torrione(3a, 2a). L9: 25m. Tiro chiave, il più bello della via. Superare direttamente la prima delle “Torri Bifide” con entusiasmante arrampicata ed il successivo breve muro verticale, poi ancora una bella placca per raggiungere infine la sommità del gendarme dove si sosta e dalla quale si scorge il bivacco sottostante la vetta (3c, 2b). L10 20m. Scendere disarrampicando per una decina di metri all’intaglio (due spit a protezione del secondo di cordata) e, superato un muro verticale e il successivo breve spigolo, raggiungere la vetta del secondo gendarme ( 2a, 3c, 2b) L11; 30m. Attraversare in leggera discesa a sinistra del filo per raggiungere l’ultimo punto di sosta sull’evidente colletto alla base della vetta e a pochi minuti dal Bivacco (2a) che si raggiunge per pietraie o residui di nevai. Quindi, con un breve tratto di arrampicata in una spaccatura del castello sommitale (II+, 2 spit), si arriva alla croce di vetta. Quest´ ultima parte della via classica, è stata sostituita da una più estetica e logica linea di salita, ultimata proprio il giorno dell´ ascensione dell´ autore, che prosegue con ulteriori tre tiri di corda di difficoltà omogenee al resto della via. Le prime due lunghezze risalgono la parete della torre di destra, mentre la terza corre direttamente sul filo di cresta scavalcando la torre centrale e arrivando alla croce di vetta (3c max).


Discesa:

Lungo la via normale, bollata in giallo (v. relazione). Eventualmente breve doppia (ancoraggio nei pressi della croce) per discendere la rocciosa cuspide finale. Una volta al Colle del Porco (2929), seguire la nuovissima ferrata (EEA, F+) che discende il Couloir sulla sinistra (faccia a valle).


Note:

Vi sono diversi percorsi per raggiungere il Rifugio Giacoletti. Quello descritto è il più rapido e diretto. In alternativa, al primo bivio che si incontra salendo non prendere per le Traversette ma seguire a sinistra quello segnalato che conduce al Lago Superiore e quindi al rifugio (EE) come descritto nella relazione della via normale. Tale segnavia si può raggiungere anche direttamente da Pian del Re lungo un sentiero non segnato ma ben marcato che poco a monte della sorgente del Po sale a tornanti sulla sinistra, evitando così il lungo giro attorno tutto il pianoro. Altra possibilità, consiste nel salire al Lago Fiorenza (segnavia per il Quintino Sella), dal quale una deviazione a destra interseca il percorso precedente saltandone però il tratto più impegnativo.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 17/09/2010 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Punta Venezia - Cresta  SE - La placca del quarto tiro

La placca del quarto tiro

Via Normale Punta Venezia - Cresta  SE - Sulla Prima Torre Bifida, 9° tiro
Sulla Prima Torre Bifida, 9° tiro

Via Normale Punta Venezia - Cresta  SE - La risalita alla seconda, 10° tiro.
La risalita alla seconda, 10° tiro.
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