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Torre Dusso - 2618 m

Via Normale Torre Dusso
La Torre Dusso dai pressi della Forcella de Col Piombin


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Dolomiti di Zoldo
Punto di partenza: Passo Giau (q. 2236 m) Valle Ampezzo
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 3,30 h
Difficoltà: EE - A - I - F+
Periodo consigliato: luglio - settembre
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 015 - Marmolada, Pelmo, Civetta, Moiazza 1:25000
Autore: Claudio Pra
Data della salita: 28/08/2010
Data pubblicazione: 30/08/2010
N° di visualizzazioni: 8633


Introduzione:

La Torre Dusso è un vero e proprio solenne torrione che visto dal Passo Giau sembrerebbe inaccessibile. Lo è (inaccessibile) dal versante di Selva di Cadore in realtà, almeno per gli escursionisti e per gli alpinisti senza grosse pretese. Questi ultimi, sorprendentemente, riusciranno in modo relativamente facile a raggiungerne la sommità proprio dal versante del Giau. Ci troviamo quindi in una zona a cavallo tra Passo Giau e Selva di Cadore, nei pressi di Mondeval e dei Lastoni di Formin. Solitamente nella zona della Torre Dusso viene salito il Monte Cernera e vengono tralasciate altre due possibilità, come la Cima Loschiesuoi e appunto la Torre Dusso, che ricevono la visita di pochissimi esploratori.


Accesso:

Lasciata la macchina a Passo Giau ci avviamo per il sentiero numero 436 che in breve e praticamente senza dislivello ci porta alla Forcella de Col Piombin, metri 2239 (15 min). Tralasciamo le indicazioni per il Monte Cernera e continuiamo per il sentiero 436 scendendo un po’ e poi continuando in piano. Notiamo lassù in alto una prima evidente forcella (Forcella Loschiesuoi). Andiamo avanti e abbandonando il sentiero infilando invece un secondo canalone piuttosto largo, che si restringe in alto portando a una forcella. D’ora in poi non troveremo più nessuna traccia, ma per arrivare alla forcella non ci si può sbagliare. Cercheremo invece di scegliere il terreno di salita che ci parrà più facile, evitando per quanto possibile dei massi franati nella parte bassa. Più in alto il terreno si fa erboso. Il pendio è molto ripido ma costa solo fatica. Arriviamo così alla forcella (1,15-1,30 h).


Descrizione della salita:

Dalla forcella si sale a destra per un pendio ripido di zolle portandosi fin sulla cresta. Da lì si individua un curioso e breve canalino erboso che si insinua tra delle rocce e che porta proprio sul filo di cresta. Lo si sale individuando poi parte del seguito del tragitto che ci era nascosto. Dalla sommità del canalino comunque, si apre la voragine della Val Cernera, che potrà fare una certa impressione. In ogni caso scendiamo dalla parte opposta, ancora per zolle e roccette, facendo attenzione per la forte pendenza, tornando sotto alla cresta. Si contornano poi le pareti che si alzano sopra di noi sfruttando una cengia erbosa proprio sotto le rocce. Si arriva così ad un pendio erboso molto ripido da risalire con fatica. Più sopra avremo ormai individuato il culmine della Torre Dusso e dovremmo semplicemente portarci leggermente più a destra e risalire le ultime zolle e roccette, montando infine sulla nostra cima su cui dovremo accontentarci della compagnia dei gracchi (1,40-2,00 h).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

La Torre Dusso, pur non presentando particolari difficoltà ed essendo abbastanza veloce da raggiungere, riesce a dare le sensazioni e soddisfazioni di una cima davvero solitaria e selvaggia. Non ho trovato praticamente traccia di passaggio durante la salita, a parte l’ometto di vetta. Direi che è da evitare con terreno bagnato vista la ripidezza dei suoi pendii erbosi. Dalla cima la vista è davvero grandiosa. Ci viene preclusa solo la Marmolada, occultata dall’incombente Cernera, altrimenti spazieremo ovunque. Impressionanti i dirupi che si aprono dalla parte opposta a quella di salita (attenzione). Credo anche che la cima sia raggiungibile in almeno altri due modi: uno più diretto infilando dal basso un canalino erboso ripidissimo che porta comunque ad incrociare più in alto la salita descritta. Un altro modo, per evitare il canalino erboso che porta in cresta e la breve ma ripida discesa da versante opposto, è perdere quota aggirando più in basso delle rocce per poi risalire arrivando ancora una volta sul sulla via descritta. In ogni caso queste due altre alternative, non avendole percorse, non posso consigliarle.


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Via Normale Torre Dusso - La forcella da raggiungere e la cima

La forcella da raggiungere e la cima

Via Normale Torre Dusso - La Torre Dusso da sotto
La Torre Dusso da sotto

Via Normale Torre Dusso - I dirupi verso S. Fosca
I dirupi verso S. Fosca

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