Dalla stazione della funivia Col Verde prendere il sent. 701 dietro l'impianto, seguendo le tabelle segnaletiche. Prima per bosco poi per pendii aperti si sale a svolte fino ai ghiaioni alla base delle pareti presenti sulla sinistra salendo. Presso un dosso erboso si incontra, in alto a sinistra, una tabella segnaletica che indica per la Ferrata Bolver-Lugli verso sinistra.
Dalla tabella segnaletica parte una traccia evidente e segnata con bolli rossi che sale diretta verso un canalone roccioso fra le pareti. Seguire la traccia con qualche svolta fino ad una rampa-canale rocciosa di 6 m attrezzata con fune metallica (I+), se ne esce a destra ancora per traccia e sassi. Si raggiunge un canalone da traversare verso destra, si risale una cengia a tetto un po' esposta con fune metallica (attenzione alle mani, è sfilacciata) e si esce su una placconata rocciosa poco pendente. Risalirla restando a sinistra e seguendo bene il segnavia sbiadito e qualche ometto, poi per terreno roccioso verso sinistra risalire una rampa sotto una parete. Più comodamente per traccia si giunge al cadino sotto il P.so Bettega, con neve fino ad inizio luglio. Presso un roccione prima di arrivare al centro del cadino prendere la traccia che risale le ghiaie sul pendio di sinistra in direzione di alcune chiazze d'erba. Seguire la traccia poco evidente fino alle rocce e sfasciumi della cresta NE e risalirle senza percorso obbligato (I+) fino alla cresta e per questa, con leggera salita per roccette e restando sulla sinistra raggiungere facilmente la cima.
Come per la salia, si può evitare di ridiscendere per il sentiero alpinistico raggiungendo il Rif. Rosetta per il sent. 716 e quindi scendere al Col Verde per il sent. 701.
Facile salita su sentiero alpinistico, da abbinare alla Cima Corona. Si può evitare il sentiero alpinistico salendo al Rif. Rosetta col sent. 701 e poi traversando verso il P.so Bettega con il sent. 716.
