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Joderhorn - Cresta SE - 3034 m

Via Normale Joderhorn - Cresta SE
Lo Joderhorn


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa
Punto di partenza: Stazione Superiore Funivia Monte Moro (q. 2853 m), Macugnaga, Verbania
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 350 m - Totale: 700 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: EE - AR - V - D
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Città di Malnate (q 2850 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 88 - MonteRosa - 1:50.000
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 24/07/2010
Data pubblicazione: 05/08/2010
N° di visualizzazioni: 14912


Introduzione:

Cima secondaria nell´ ampio complesso di Macugnaga, lo Joderhorn presenta una cresta SE di solida roccia lungo la quale corre la Via Micotti-Rognoni, aperta nel 1964, che offre una bella quanto interessante arrampicata. Itinerario piuttosto frequentato, è preferibile percorrerlo in settimana evitando così l´ affollamento dei week-end.


Accesso:

Da Milano A 26 per Gravellona Toce, proseguendo sino a Pièdimulera dove si imbocca la Vallanzasca raggiungendo Macugnaga. In funivia con due tronconi si sale al Monte Moro.


Descrizione della salita:

Dall'uscita della funivia ci si tiene a destra, seguendo il sentiero per il Rifugio Città di Malnate a breve distanza. Senza raggiungerlo, ma passandovi poco sopra, si prosegue nella valletta puntando all´ evidente traliccio dello skilift posto su di un colle, oltre il quale si scollina sul versante opposto perdendo circa un centinaio di metri tra pietraie e residui nevai. Contornato alla base un costone roccioso, si attraversa a sinistra risalendo all´ evidente Bocchetta di Staffa che è l´intaglio più a sinistra e più piccolo di quelli visibili lungo la cresta SE, e segnalata da un paletto (1 ora). L1: Dalla bocchetta si traversa a sinistra su facile cengia portandosi alla base di un diedro, spit. Lo si risale, III, 10 m, un chiodo, arrivando ad una comoda sosta. L2: Spostarsi a sinistra e salire per uno stretto caminetto sprotetto (IV). Quindi si prosegue per qualche metro più semplice (sosta possibile, saltare) fino ad un diedro leggermente appoggiato, con una fessura/lama di fondo: chiodi nella fessura e spit a fianco. Salire il diedro fino a raggiungere una nicchia, da cui si esce con difficoltà, stando leggermente a sinistra.V, tratto chiave azzerabile. L3: Salire per diedro appoggiato, III, al cui termine si traversa a destra a prenderne un secondo (chiodi) dal quale si esce a destra (più semplice), salendo su un´ampia terrazza. Dopodichè ci si sposta a sinistra, andando a sostare su 1 chiodo ed un sasso incastrato. L4:Con difficile movimento rimontare un lastrone, quindi spostarsi di un paio di metri (spit) e salire per placca fessurata (chiodi) uscendo poi a sinistra sullo spigolo (IV,chiodo di passaggio). In alternativa, è possibile risalire la crestina sulla sinistra portandosi sotto ad un bel diedro che permette di uscire sullo spigolo (IV+,nut lasciato dall´ autore e chiodo). L5: Partenza atletica, poi per rocce più semplici ad un successivo terrazzo, quindi per fessura ben gradinata, due chiodi. Dopo il secondo chiodo anzichè proseguire direttamente traversare a destra ad un diedro, seguendolo per poi aggirare sulla destra un masso sporgente, quindi risalire per massi fino a sostare su due spit da collegare (III/IV). L6: Per rocce semplici si sale sulla cresta, ora orizzontale, e si risale un breve diedro (cordone) seguito da un corto ma ostico camino (IV+). Quindi ancora per cresta orizzontale e poi per blocchi e diedrini, fino ad una sosta su spit singolo (II/III). L7 : Si continua per placca compatta, poi la cresta si abbatte di nuovo fino ad una parete dove si sosta su massi incastrati (III+). L8: Con partenza atletica su alcuni gradini (IV) si raggiunge la fessura che a qualche metro da terra solca la parete obliquamente da destra a sinistra e poi da sinistra a destra. La si segue facilmente per poi proseguire dritti uscendo dalle difficoltà, contornare alla base un gendarme e raggiungere la croce di vetta. Questo ultimo tiro può essere evitato a sinistra per rocce rotte (II/III).


Discesa:

Per pietraia e detriti lungo il versante opposto, tenendosi a sinistra del filo si scende al traliccio incontrato all´ andata dal quale alla funivia (45´).


Note:

Una possibile variante consiste nello scalare anche il gendarme precedente la vetta anzichè evitarlo a destra (IV). Il numero dei tiri può variare in funzione delle scelte di ciascuno. Alcune relazioni parlano di dieci, altre di sei lunghezze, l´ autore ne ha effettuate otto.


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Via Normale Joderhorn - Cresta SE - Il diedro iniziale

Il diedro iniziale

Via Normale Joderhorn - Cresta SE - Il passaggio chiave (V) del secondo tiro
Il passaggio chiave (V) del secondo tiro

Via Normale Joderhorn - Cresta SE - Vetta
Vetta

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