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Guglia GEI - Via diretta - 1765 m

Via Normale Guglia GEI - Via diretta
La guglia con la via di salita


Regione: Veneto Vicenza
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Piccole Dolomiti
Punto di partenza: P.so di Campogrosso (q. 1446 m) Valli di Pasubio
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 320 m - Totale: 640 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EEA - AR - IV - AD+
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Punti di appoggio: Rif. Campogrosso (q. 1446 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si

Autore: Alessandro Rossi
Data della salita: 29/06/2010
Data pubblicazione: 26/07/2010
N° di visualizzazioni: 13236


Introduzione:

Via famosa, facile, ben ripulita e su roccia salda aperta da Menato e Pamato nel 1932. E´ oggi una grande classica delle Piccole Dolomiti, molto varia e con un passo in artificiale sulla variante diretta d´uscita.


Accesso:

Dalla Milano-Venezia uscire a Montecchio e seguire le abbondanti indicazioni per Recoaro Terme. Raggiuntolo, lo si attraversa per imboccare la stretta stradina che porta al passo di Campogrosso con l´omonimo rifugio. Qui si parcheggia, si oltrepassa il valico per 100 m e s´imbocca il sentiero in direzione del Boale dei Fondi. Dopo 25´ si arriva in prossimità della guglia e si sale il sentiero per il Fumante che, passando dentro una trincea porta alla galleria della GEI dove c´è l´attacco della via (50´ dal passo, tanti cartelli).


Descrizione della salita:

Per tiri di corda:

1L si sale per la fessurina con visibile un chiodo 6 m a sinistra della galleria. Si sale per detta fessura per 10 m e poi si traversa a destra fino ad un cordone, poi lungamente per gradoni si arriva in sosta, a sinistra del gran strapiombo sopra la paretina d´attacco (40 m, 4 chiodi ed 1 cordone, IV l´attacco e poi III);

2L si sale per le roccette a sinistra della sosta fin sopra il pilastro con lo strapiombo di prima con il nuovo punto di fermata (15 m, uno spuntone, II);

3L si scalano le placchette sopra la sosta per 15 m e poi si piega a sinistra nel caminetto che porta dopo altri 20 m alla sosta in una stretta nicchia (35 m, 3 chiodi e vari spuntoni, III+);

4L dalla nicchia si superano le roccette sulla destra per giungere alla terrazza sotto la testa della guglia (20 m, spuntoni, II);

5LA dalla sosta si supera direttamente lo strapiombo sovrastante con 4 chiodi e per roccette si arriva in cima: questo passaggio è solitamente molto unto e malgrado le buone prese per le mani è scivoloso, sul primo chiodo il primo di cordata si troverà comodo con 1 staffa (15 m, 5 chiodi, V e A0);

5LB dalla terrazza si traversa a sinistra per una esile cengia fino ad una nicchia rossastra con un chiodo sul bordo, superarla con un passo ampio e poi per rocce facili si giunge in cima (20 m, 2 chiodi, occhio a non traversare troppo a sinistra, IV e poi III).


Discesa:

Con una doppia di una ventina di metri in direzione della dirimpettaia Giglia Negrin si arriva alla omonima sella. Scendere per 6 m nel canale e poi girare a sinistra per risalire un oscuro e gocciolante camino (2 chiodi ed 1 cordino, III). Percorrere il nero crepaccio seguente (molto stretto, in 2 punti bisogna tirare il fiato) che conduce sotto la Guglia Schio. Per sentiero di nuovo alla base della GEI.


Note:

Tutte le soste sono attrezzate con golfari, integrare con fettucce qualche passo. Il crepaccio di uscita è davvero molto stretto!!!!


Revisione:
relazione rivista e corretta il 27/02/2020 dalla redazione di VieNormali.it
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