Il Piz de Val Rossa visto dal Colle 2748
Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: S. Bernardino (q. 1608 m)
Versante di salita: WSW
Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - AR - II - F+
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CNS 1254 Hinterrein
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 03/07/2010
Data pubblicazione: 05/07/2010
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Introduzione:
Slanciata e svelta piramide dall´ affilata cresta se visto dal Colle 2748 (non nominato sulla CNS), il Piz de Val Rossa dai laghi di quota 2548 appare invece più dolce ed arrotondato quale in realtà è da questo versante. Difatti, dal colle 2748 , dove inizia la cresta WSW descritta nel presente itinerario, quella che in realtà colpisce è la Cima 2851, non nominata sulla CNS, che dai laghetti si nota immediatamente a sinistra della vetta. Sommità estremamente panoramica, a N si affaccia dirupata sulla Val Rossa, ove splendidi laghetti attendono occhi che li sappiano appieno apprezzare, mentre attorno fanno corona la Lumbreida, l´ Einshorn, il Tambò, il Ferrè e un´ infinita di altre cime. Ascensione dal sapore aspro, forte, riporta ad un mondo d´ altri tempi, suscitando ancestrali ricordi.
Accesso:
Da Milano Autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione Passo del S. Bernadino, uscendo a S. Bernardino paese poco prima del traforo. Scesi al centro abitato, appena superato il fiume si svolta a sinistra, nell´ ampio piazzale delle fonti ferruginose.
Descrizione della salita:
Dal piazzale, sulla destra, si seguono le indicazioni per la Bocchetta de Curciusa (2420), risalendo il sentiero gradinato e passando accanto alle ultime case di S. Bernardino lungo una strada asfaltata dalla quale, verso ESE, a sinistra si stacca la traccia segnalata che dolcemente porta sopra il Bosch de Pian Scundù. Quindi, a mezzacosta si va ad un costone, che si risale con erta ascesa, per poi traversare lungamente al di sopra dei Cianchit de Pinec. Costeggiato a destra una cresta rocciosa con ripido percorso, si arriva ad un panoramico pianoro (2260 ca), da cui con salita diretta si raggiunge il laghetto di quota 2388 dal quale in breve si è al valico. Dalla Bocchetta di Curciusa, o anche prima, mantenendo la stessa direzione, si salgono in diagonale i pendii del Piz Motton (2854), portandosi sopra le balze rocciose dove si ritrova una traccia (radi ometti) che a mezzacosta permette di superare il crinale scendente dal Motton e raggiungere l´ amena conca ove giacciono i laghetti di quota 2548. Cercando di perdere meno dislivello possibile, piegando a sinistra, per chine erbose e pietrose si arriva al colle 2748, da dove inizia la cresta WSW, che si può prendere anche a monte del primo dosso erboso. Con arrampicata facile, ma attenta alla cattiva qualità della roccia, se ne segue il filo, evitando a destra un risalto (esposto), fin sulla distinta Cima 2851, dalla quale si discende brevemente ad un colletto sfasciumato, per riprendere la cresta, ormai fattasi quasi del tutto camminabile, toccando prima l´ anticima, poi la cima, segnalata da un ometto.
Discesa:
Dalla vetta si scende sul Versante S, seguendo il poco marcato costolone SSE che senza particolari problemi riporta ai laghi di quota 2548 (EE), dai quali per la via di salita.
Note:
Escursione selvaggia, richiede buona preparazione ed esperienza nel sapersi orientare e muovere su terreni privi di segnaletica, dove difficilmente si incontreranno altri escursionisti, mentre silenzio e solitudine accompagneranno i passi verso una montagna veramente vissuta.
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Il Piz de Val Rossa dai Laghi di Quota 2548
Tratto di cresta
La cresta di salita dalla vetta.
