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Croz di S. Giuliana - 2670 m

Foto via normale Croz di S. Giuliana non disponibile


Regione: Trentino Alto Adige Trento
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Catinaccio
Punto di partenza: Rif. Paolina (q. 2125 m) Val di Fassa
Versante di salita: W
Dislivello di salita: 45 m - Totale: 70 m
Tempo di salita: 0,50 h - Totale: 1,20 h
Difficoltà: EEA - AR - III - PD-
Periodo consigliato: fine giugno - fine settembre
Punti di appoggio: Rif. Roda di Vael (q. 2280 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO n. 06 - Val di Fassa e Dolomiti fassane
Autore: Sandro Caldini
Data della salita: 17/07/2005
Data pubblicazione: 03/07/2010
N° di visualizzazioni: 8937


Introduzione:

Curiosa torre del sottogruppo di Vael, nota anche come Torre finestra per il vistosissimo buco sotto vetta.


Accesso:

Dal posteggio sotto Passo Costalunga si prendono gli impianti di risalita verso il Rif. Paolina. Da qui si segue il sentiero n.539 per raggiungere in circa 40 minuti il Rif. Roda di Vael (m. 2280). Adesso si sale sopra il rifugio per prendere il sentiero verso la Ferrata del Masaré. In questo pianoro sopra il rifugio si raggiunge facilmente un trivio e si prende il sentiero nel mezzo per Torre Finestra. Si risale faticosamente il sentiero per giungere all´attacco della ferrata al Passo del Ciaval. Con andamento a zig-zig si entra in un camino incassato con scalette (roccia molto unta !) per sbucare nel bellissimo catino posto tra il Croz e la Roda del Diavolo. Si continua a salire nel catino fin sotto la nostra parete.


Descrizione della salita:

A sinistra di due lapidi si trova il camino da risalire; si tratta di una ventina di metri circa di III; non ci sono chiodi ma ci sono possibilità di protezione con spuntoni. Si sosta su due chiodi con cordino. Si segue poi una cengia inclinata da destra a sinistra fino a trovare un chiodo sulla parete di destra; da qui ci si sposta in esposizione su una paretina traversando e poi salendo alla cresta terminale (II e poi III). Si fa sosta su uno spuntone di cresta.


Discesa:

Dalla cresta ci si sposta verso la vetta più a S (I e pp. di II, esposto); prima di questa si trova una catena cementata da dove parte la prima corda doppia (20 m). Si passa giusto davanti alla finistra e poco sotto, su un terrazzino c´è un unico chiodo per fare la successiva calata (18 m) che deposita all´attacco.


Note:

Bella cima spesso frequentata dagli alpinisti che salgono il suo famoso spigolo S.


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