E´ la massima elevazione dell´insieme di dorsali, quasi interamente coperte di vegetazione, che sorgono fra la Val Piova e la Val Tagliamento e fanno da confine tra il Cadore e l´alta Carnia. La cima domina il vasto alpeggio di Casera Doana, di proprietà del Comune di Domegge di Cadore. La salita è un po´ meno breve di quanto riportato sbrigativamente nella guida "Alpi Carniche 2" di A. De Rovere e M. Di Gallo (CAI - TCI, 1997).
Dalla SP 619 si stacca a destra (tab., piccolo parcheggio) una strada forestale che scende sul fondo della Val Larga. Traversato il torrente, la strada si porta nel Vallone di Bosconegro, e lo risale ripidamente, in ambiente chiuso dalla vegetazione. Scavalcato un crinale boscoso, prosegue pianeggiante fino al magnifico alpeggio di Casera Doana (q. 1911 m), punteggiato d´estate di bestiame al pascolo e dominato dalla dorsale erbosa del Col Ròsolo.
Dalle stalle si sale per un sentierino che porta all´acquedotto ma subito termina. Si continua per tracce lungo i pascoli, risalendo il vallone che fronteggia la casera, fino ad un´ampia sella erbosa fra il Colròsolo a destra e il Monte Verna a sinistra. Una marcata traccia porta traversando verso SE a La Sella (q. 2013 m), stretto intaglio fra il Colròsolo e le propaggini del Monte Piova, che mette in comunicazione la Valle del Rio Purone con la Val Larga. Qui s´imbocca la cresta E della cima, stretta e in qualche punto anche un po´ esposta ma nel complesso facile. Per traccia quasi in piano fra piante, alberi e cuscini fioriti si sale quindi alla sommità del Colròsolo, coperta di ortiche e romici.
Come per la salita.
Il Colròsolo offre un ampio panorama su tutti i lati: verso S, in direzione del Cridola e degli Spalti e Monfalconi, verso N sui Brentoni-Castellati; si vedono inoltre Pelmo e Antelao, Piz Popena e Tre Cime di Lavaredo, Terze e Clap, giù fino alla Val Pesarina e oltre. La cima è solitaria, di accesso semplice e relativamente poco faticoso; non vi sono segnavia e non pare eccessivamente frequentata.
