Via classica, famosissima che risale un magnifico spigolo di roccia piuttosto salda, sempre al cospetto del Baffelan. Via aperta negli anni trenta, non difficile ma dalle difficoltà continue e poco chiodata, portare protezioni veloci!
Da Recoaro Terme seguire la strada che dopo pochi minuti porta al Rifugio Campogrosso all´omonimo passo. Dal rifugio seguire la strada in direzione dell´ossario del Pasubio e del Pian delle Fugazze (a dx salendo), dopo pochi metri è sbarrata e si prosegue a piedi. In circa 15 minuti si arriva alla base della parete del Baffelàn e per tracce di sentiero ci si porta sotto questa, poi verso destra si raggiunge un muro di contenimento alla base del Boale del Baffelàn, la via attacca 3 metri alla destra del muro lungo l´evidente spigolo.
Per lunghezze di corda:
L1 attaccare la paretina (V-) di 4 metri rinviando sul chiodo con cordino, salire verticalmente fino ad una placchetta grigia (chiodo) che si aggira a sinistra verso un caminetto (altro chiodo); si supera il caminetto (clessidra all´uscita) e si punta alla nicchia gialla con anello di sosta (IV e III, circa 45m)
L2 dalla nicchia si passa a sinistra nel camino (passo di IV per entrare e poi III), salire fino alla terrazzetta di destra (chiodo) e poi proseguire per la facile placconata sovrastante fino all´anello di sosta su un terrazzino sul filo dello spigolo (III+ le placche, integrare con protezioni veloci, circa 35 metri)
L3 portarsi, attraverso le facili placchette fino alla nicchia sotto il naso (III+, un chiodo in fessura e spuntoni, circa 45m)
L4 aggirare il naso sulla destra sfruttando le fessurette e prendere i maniglioni in alto, appena aggirata la cornice, salire poi per la fessura sovrastante in lieve strapiombo (mantenersi a destra). Poco oltre c´è il terrazzo con l´anello di sosta (15m, V, dalla sosta precedente è possibile vincere direttamente il naso con un passo iniziale violento su due buchetti per raggiungere il chiodo ben visibile, VIII-, poi più facile; non ci sono chiodi lungo il tiro ma si possono mettere: un cordino sulla prima maniglia ed una fettuccia su una ben visibile clessidra dopo 4 metri a destra)
L5 ignorando il chiodo a destra si sale la paretina sovrastante tenendo la sinistra fino ad una cengia; pochi metri a sinistra sulla parete e poi salire per una rampa a gradoni (2 clessidre) che porta in cima (III e IV la rampa 35m)
Dall´anello sulla cima, scavalcare il primo risalto (II), ridiscenderlo e superare una esposta placca gialla a destra (II). Si giunge quindi ad una terrazza con mughi che va attraversata e poi aggirare l´ultimo pilastrino a destra (attenzione se c´è neve). Pervenuti al sentiero d´arroccamento si sale un pò a sinistra, si superano 2 gallerie e si scende nel boale del Baffelàn fino al muro di contenimento (catena a destra) e quindi alla base della parete.
Se c´è neve nel Boale si continua lungo il sentiero d´arroccamento fino alla forcella del Baffelàn e seguendo le indicazioni si ritorna al rifugio
