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Torrione Fiorelli - 1673 m

Via Normale Torrione Fiorelli
Il Torrione Fiorelli come appare arrivando.


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne
Punto di partenza: Rif. SEM (q. 1254 m), Piani dei Resinelli, Lecco. Val Sassina
Versante di salita: S-NE
Dislivello di salita: 430 m - Totale: 860 m
Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h
Difficoltà: EE - AR - III+ - AD-
Periodo consigliato: maggio - ottobre
Punti di appoggio: Nessuno.
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 105 Lecco-Valle Brembana
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 10/04/2010
Data pubblicazione: 11/04/2010
N° di visualizzazioni: 7963


Introduzione:

Estetica struttura in incredibile ambiente, il Torrione Fiorelli rimane appartato e poco appariscente, schiacciato dalla catalizzante presenza dei Torrioni Magnaghi, il chè lo rende piuttosto solitario e scarsamente frequentato. Impervia, seppure breve, la traccia che vi conduce, mentre tre sono le vie che ne percorrono le pareti. La più impegnativa (IV-VI) recentemente attrezzata da Giorgio Tessari lungo la cresta Sud, poi la Bramani, una classica che percorre la spaccatura tra il Torrione ed il suo avancorpo per proseguire lungo la parete W in prossimità dello spigolo, ed infine la normale qui descritta.


Accesso:

Superstrada Milano-Lecco, oltrepassata la galleria del Monte Barro si seguono le indicazioni per l´Ospedale Manzoni e la Valsassina. All’uscita delle gallerie, alla rotonda di Ballabio Inferiore, seguire per i Piani Resinelli e una volta all´ ingresso del parcheggio, senza entrarvi, si prende la strada sulla destra, che subito compie un tornante transitando sotto ad un negozio di alimentari. Seguire la strada sin dove finisce l´ asfalto, rifugio SEM, e continuare lungo la sterrata per poche centinaia di metri finchè sulla sinistra non si scorgono dei cartelli segnaletici. Parcheggiare in uno slargo.


Descrizione della salita:

Dai cartelli segnaletici si imbocca il sentiero per la Cresta Sinigaglia, inizialmete in falsopiano nel rado bosco poi, attraversato il Canalone Porta, decisamente più ripido. Risalito il pendio erboso, in diagonale si raggiunge un dente roccioso con lapide, dove si abbandona il Sinigaglia per seguire a destra (indicazioni) una impervia traccia che superato un primo canale porta ai piedi del Torrione della Grotta, dal quale con esposta traversata in piano, attraversato un secondo canale, si arriva alla base del Torrione, preceduto da un avancorpo. Dalla piccola piazzuola, dove attacca la Via Bramani, per un canalino di erba e roccette ci si porta al colletto a sinistra dell´ avancorpo. Sosta precaria su spuntone. Si scala il diedro a destra (due fittoni) o direttamente o per lo spigolo (II+), quindi si attraversa su cengia facile ma esposta arrivando all´ intaglio fra le due strutture, dal quale alla sosta posta in una nicchia, tre fix con catena. Con arrampicata d´ opposizione, si rimonta il diedro a destra, quindi si piega a sinistra in un breve canale (fix sulla parete) e per gradoni si giunge ad una cengia, caratterizzata da una scaglia di poco staccata dal corpo del torrione. Il fix posto a sinistra sulla placca non deve trarre in inganno, in quanto salirla comporterebbe difficoltà ben maggiori del III, se ne segue invece il filo, 7/8 metri, sino ad una terrazza dove si trova la sosta, due fix con catena. Sempre a sinistra, si prosegue dentro il canale che si origina fra la parete e una crestina secondaria, oppure lungo il filo di questa (III+), per poi piegare a destra entrando in un canale che termina in una sorta di grotta, un fix. Lo si percorre interamente senza particolari difficoltà, quindi sfruttando la tecnica di opposizione, si risale un muretto spesso viscido (l´ autore l´ ha trovato addirittura una saponetta !) all´ occorrenza utilizzando un provvidenziale fix, quindi più facilmente ma soprattutto su roccia asciutta, si superano gli ultimi pochi metri, sbucando in vetta da una stretta apertura fra le rocce. Sosta con due fix da utilizzare per la prima calata.


Discesa:

In doppia lungo la via, un´ unica calata sino alla prima sosta con mezze da 50/60 metri, oppure due con corda singola. Quindi lungo il primo tiro della Via Bramani, parzialmente nel vuoto, sino alla piazzuola, da dove per la via di salita.


Note:

Via bella, spesso in canali/camini ma con parecchi tratti molto esposti, è preferibile non salirla con neve residua, nè dopo una pioggia in quanto asciuga molto lentamente. Inoltre, ad inizio stagione, con neve dura l´ attraversmento dei due canali che dal basso non si notano, può richiedere l´ uso di piccozza e ramponi.


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Via Normale Torrione Fiorelli - Avvicinamento

Avvicinamento

Via Normale Torrione Fiorelli - Ultimo  tiro
Ultimo tiro

Via Normale Torrione Fiorelli - Vetta
Vetta
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