Il Pizzo Cramalina dai pressi del Passo della Bassa.

Vetta prominente, il Pizzo Cramalina domina la bassa Valle Maggia, verso la quale a settentrione precipita dirupato, mentre a S, dal versante della Valle di Vergeletto, presenta ampi e ripidi pascoli che culminano nella frastagliatissima cresta SSE che lo unisce al Pizzo della Bassa. Verso Lodano (E), invece, con le pareti dei Gui forma il fascinoso, incantevole anfiteatro dell´ Alpe Canaa (v. relazione dei Gui). L´ itinerario descritto, percorso in solitaria dall´ autore, non è mai stato relazionato.

Da Milano autostrada dei laghi per Como-Chiasso. Superata la frontiera, proseguire sino a Bellinzona Sud, quindi per cantonale in direzione Locarno. Alla grande rotonda nei pressi dell´ aeroporto di Magadino imboccare il troncone autostradale che con una lunga galleria permette di evitare il centro di Locarno. All´ uscita prendere per Centovalli, Valli Maggia e Onsernone, e giunti a Ponte Brolla svoltare a sinistra in corrispondenza di un passaggio a livello seguendo le indicazioni Centovalli-Onsernone. Superato Verscio, si gira a destra per Valle Onsernone, che si risale sin poco oltre Russo, da dove sulla destra si imbocca la Valle di Vergeletto. La si percorre per un buon tratto sin poco prima del paese di Vergeletto, quindi si svolta a destra (indicazioni) e per una strada tortuosa si arriva a Gresso. Parcheggio nella piazza.

Dalla piazza di Gresso si attraversa il paese seguendo le indicazioni per il Passo della Bassa (1804), e su bella mulattiera, immersi in una fresca faggeta, si risale un costone che verso NE porta al Pian de la Crosa (1369), alpeggio in gran parte riattato molto panoramico. Rientrati nel bosco, si continua mantenendosi sulla dorsale sino a Bisadelle, dove gli alberi sembrano formare una grotta dal verde tappeto, per poi piegare a destra, attraversare un ruscello e raggiungere su sentiero a risvolti l´ Alpe Bassa (1744), posta in magnifica posizione. Dall´ alpe si risale brevemente e lasciata a destra la deviazione per il Passo della Bassa, si entra nel rado lariceto, contornando su traccia non sempre agevole dapprima a S, quindi a W il Pizzo della Bassa, unito al Cramalina da una frastagliatissima cresta sotto la quale si procede a mezza costa in direzione N. Superato a quota 1833 un costolone roccioso scendente dal Pizzo della Bassa, dalle asimmetriche geometrie, si traversa nella valle arrivando all´ Alpe del Lago (1904), dove si può giungere anche da Monte, partendo sempre da Gresso (v. relazione Cramalina d´ Arbeia). Dall´ Alpe di Lago si prosegue in direzione del sovrastante Pizzo Cramalina, e trascurando la traccia che sale al costone SSW, si punta ad un dente roccioso sulla destra alla base di una cresta secondaria orientata a S. Aggiratolo, si attacca la cresta, che presenta un muro di una decina di metri (III), aggirabile a sinistra su placche (II+), seguito da un tratto di rocce rotte ed erba ed un articolato canale/camino (II+). Qualche gradone ancora con ripidi tratti su erba e roccette ed infine si sbuca sulla facile cresta sommitale SSE, che si segue incrociando la traccia che sale dal costone SSW lungo la quale si raggiunge la vetta.

Dalla vetta si torna verso l´ uscita della via, imboccando la traccia non sempre evidente del Costone SSW lungo il quale si torna all´ Alpe del Lago. Quindi per l´ itinerario di salita, oppure passando per l´ Alpe di Bietri (1687) e Monte (1467) facendo ritorno a Gresso (v. relazione Cramalina d´ Arbeia).

Ambiente solitario, piuttosto selvaggio unito ad una via di ´scrambling´ tutta da scoprire, fanno da contorno ad un´ ascensione che ripaga di ogni fatica.

Il Pizzo Cramalina dalla Punta E dei Gui.

Pizzo Cramalina e Gui.