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Monte Aralalta - 2006 m

Via Normale Monte Aralalta
Cima e percorso di salita


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Campelli
Punto di partenza: Piani di Artavaggio (q. 1650 m) Val Sassina
Versante di salita: SSW
Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h
Difficoltà: EE - F+
Periodo consigliato: tutto l'anno
Punti di appoggio: Stazione funivia (q. 1650 m) - Rif. Nicola (q. 1870 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 Lecco-Valle Brembana
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 14/03/2010
Data pubblicazione: 26/03/2010
N° di visualizzazioni: 11054


Introduzione:

Il Monte Aralalta è una cima che in inverno assume un aspetto d'alta ontagna ed offre una bella possibilità di traversata di cresta per fare pratica su creste innevate.


Accesso:

Salita ai Piani di Artavaggio con la funivia da Moggio, altrimenti in 1,30 h per sentiero.


Descrizione della salita:

Dalla stazione della funivia seguire la pista che scende nel pianoro con i tapis roulant per la risalita con gli slittini e dirigersi verso NE in direzione del Rif. Aurora al centro del vallone. Seguire la pista e i pendii innevati traversando verso N in direzione del Rif. Nicola e della sella fra la Cima di Piazzo e il Monte Sodadura. Dalla selle scendere brevemente verso destra (ESE) e traversare sotto il versante N del Sodadura, fino al Passo di Sodadura (si può raggiungere il passo anche salendo il Sodadura per la cresta NW o quella SW e scendendo per la cresta SE). Dal passo risalire un primo dosso, proseguire per un tratto pianeggiante e risalire un secondo dosso. Scendere ad una sella con un terzo dosso e risalire anche la sommità di questo. Scendere più ripidamente sul versante opposto raggiungendo una sella da cui parte una più stretta cresta con cornici sulla sinistra (N), traversare per la cresta e raggiungere un'altra sella alla base di un pendio con rocce affioranti nella parte alta. Risalire il ripido pendio superando il breve tratto roccioso (I) raggiungendo così la sommità di un ulteriore dosso. Si raggiunge in breve la Baita Cabretondo, utile punto di sosta prima della salita finale alla cima. Dalla baita proseguire verso NNE in direzione della cima, raggiungendo una sella in lieve discesa. Dalla sella seguire direttamente il pendio e la larga cresta S, restando preferibilmente lungo la cresta e non traversando il pendio che potrebbe creare slavine. Seguendo la cresta, restando lontani dalle cornici anche molto grandi verso W, inizialmente piuttosto pendente e poi più pianeggiante, si raggiunge la cima. Continuando la traversata di cresta, ormai pianeggiante e molto panoramica, si raggiunge in 10 minuti anche la vicina Cima Baciamorti, circa alla stessa quota, con madonnina.


Discesa:

Come per la salita. Dal Passo di Sodadura è possibile scendere direttamente verso SW in direzione del sentiero che traversa passando per la baita Scannagallo Alta o ancora prima dal 3° dosso raggiungendo un altro dosso a S e da qui scendere alla visibile traccia sottostante. Tale traccia traversa sotto il versante S del Monte Sodadura e conduce di nuovo ai Piani di Artavaggio, ma va valutato con attenzione il rischio di slavine dal versante S del Sodadura.


Note:

Sulla cresta finale prestare attenzione alle cornici verso W in caso di molta neve, utili le racchette da neve, piccozza e ramponi necessari solo in caso di neve dura. Il dislivello comprende i vari saliscendi.


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Via Normale Monte Aralalta - Tratto di traversata

Tratto di traversata

Via Normale Monte Aralalta - Cresta prima della cima
Cresta prima della cima

Via Normale Monte Aralalta - Sulla cima
Sulla cima
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