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Grossvenediger - 3674 m

Foto via normale Grossvenediger non disponibile


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Estere Austriache - Gruppo Gross Venediger
Punto di partenza: Johannisshutte (q. 2121 m)
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1550 m - Totale: 3100 m
Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h
Difficoltà: E - AG - I - PD
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Defreggerhaus (q. 2962 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 04/08/1990
Data pubblicazione: 19/03/2010
N° di visualizzazioni: 21272


Introduzione:

Terza cima austriaca in altezza dopo il Grossglockner e la Wildspitze, il Grossvenediger offre una salita su ghiacciaio di buon impegno fisico, in un ambiente grandioso e molto frequentato. Il ghiacciaio che si attraversa, ampio e abbastanza crepacciato, e la crestina finale impongono un po´ di esperienza e di prudenza: secondo le condizioni, può essere indispensabile procedere in cordata.


Accesso:

Si giunge alla Johannishutte (q. 2121 m), il più antico rifugio austriaco, da Pragraten, piccolo ma attrezzato centro turistico della Virgental. Attualmente è obbligatorio servirsi del taxi dei rifugi per salire comodamente al rifugio. Con il taxi si risparmia un notevole dislivello se si salisse a piedi, e si evitano eventuali contravvenzioni per il transito su una strada chiusa al traffico, se ci si avventurasse in automobile.


Descrizione della salita:

Si inizia proprio accanto al rifugio (tab.) e su sentiero segnalato si traversa il rio che esce dal ghiacciaio Zettalunitzkees, proseguendo poi per dossi verso NE. Il sentiero sale a stretti tornanti, e ben presto si fa ripido. Dopo alcuni tornanti si giunge a lambire la grande morena del 1850: sotto di essa si estende il Zettalunitzkees, sul quale si vedono le tracce del ritiro dalla massima estensione. Proseguendo sempre con buona pendenza si giunge ad un piccolo altopiano, dal quale appare in alto il rifuqio Defreggerhaus. Con altri brevi tornantini si superano gli ultimi metri di dislivello e si giunge al rifugio, a q. 2962 m (2,15 h circa). Si rimonta il pendio detritico soprastante fino ad un grande ometto, dove a sinistra si scende sul ghiacciaio Rainerkees. Legatisi in cordata, si affronta il ghiacciaio, non molto ripido ma in genere piuttosto crepacciato. La traccia, solitamente ben pistata, sale prima in piano, poi più ripida fino all´ampia insellatura del Rainertörl. Continuando sempre lungo la pista, si attraversa il piccolo ghiacciaio Schlatenkees e si giunge di fronte al pendio sommitale. La traccia continua tortuosa fino all´anticima del Gross Venediger. La croce di vetta si raggiunge per una sottile cresta ghiacciata (attenzione ad eventuali cornici, se la cresta non fosse in buone condizioni può essere consigliabile fermarsi sull´anticima).


Discesa:

Come per la salita. E´ opportuno assicurarsi degli orari e della disponibilità del taxi dei rifugi per il ritorno a Pragraten, perché a piedi la discesa è piuttosto lunga.à


Note:

Ascensione di grande respiro, complessivamente di discreto impegno fisico, ad una cima imponente e molto rappresentativa per l´alpinismo austriaco. Dalla calotta sommitale, in presenza di buona visibilità, fra le montagne più rilevanti si scorgono il Grossglockner, il Pizzo Bernina e l´Ortles.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 10/12/2010 dalla redazione di VieNormali.it
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