Gagliarda piramide di lavorato calcare, il Sasso di Monte domina a W la conca di Dasio, fronteggiando lŽ altrettanto splendido Pizzo Ravò (1289). Le possenti pareti, gli arditi spigoli, le linee filanti che danno luce alla sua bellezza, lo rendono al contempo inaccessibile da ogni lato tranne che da W, dove mostra il suo unico punto debole e dove passa lŽ itinerario di salita proposto. Gioiello tra i gioielli racchiusi nel prezioso scrigno della meravigliosa Valsolda, scoprirlo è unŽ emozione.
Da Milano autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire sino a Lugano Sud, seguendo dapprima il lungolago, poi la litoranea in direzione Porlezza. Rientrati in Italia alla Dogana di Gandria, si continua sino ad incontrare sulla sinistra, subito dopo una breve galleria, la deviazione per Dasio, dove termina la strada. Parcheggio nel piazzale antistante la chiesa. Dasio si può altresì raggiungere da Como risalendo a Menaggio, da cui per Porlezza. Superato lo splendido centro rivierasco, costeggiando il Ceresio verso Lugano e attraversati vari paesini, si raggiunge la deviazione per Dasio, che in questo caso rimane sulla destra subito prima della breve galleria. (Cartelli poco visibili)
Dal parcheggio si attraversa verso monte il centro di Dasio, lasciando a destra il sentiero n° 3 e proseguendo lungo il n° 5 per lŽAlpe Mapel (1145). Usciti dal paese, dopo un primo tratto piuttosto ripido, si procede con blanda pendenza verso ENE, superando una baita sovrastata da unŽ alta parete che si rimonta sulla destra (SW) con erta salita. Giunti al culmine, si riprende verso ENE passando sotto la dirupata parete E del Sasso di Monte e arrivando nel solco vallivo. Lo si segue, attraversando un paio di ruscelli, costeggiando poi il torrente che vi scorre sino ad un bivio nei pressi di un guado dove si abbandona il sentiero n° 5 per seguire la diramazione di sinistra n°35, che a mezzacosta conduce nel vallone a N del Sasso di Monte. Su traccia segnalata discontinua lo si risale interamente avendo a sinistra il magnifico spigolo E che termina in cima, arrivando infine alla Forcola, aperta tra lŽ anticima W del Sasso di Monte a sinistra e le Cime di Noga (1517) a destra. Seguendo la cresta, si risale un tratto impervio che porta ad una spaccatura, oltre la quale la traccia procede pianeggiante portando sullŽ erboso versante W. Di nuovo in ripida salita, si compie un diagonale a sinistra tra erba e roccette, aggirando così lŽ anticima e scollinando sul lato S per giungere infine al colletto che separa lŽ anticima dalla vetta. Da questo con alcuni facili passi su roccia e un ultimo tratto su traccia, o direttamente per il filo di cresta (I), si raggiunge la croce affacciata sul vuoto.
Come per la salita. Oppure, una volta alla Forcola, si risale per una cinquantina di metri di dislivello la cresta SW delle Cime di Noga sino ad incontrare sulla destra una traccia segnalata (indicazioni non molto visibili), che con splendida traversata porta allŽ Alpe Mapel, generalmente chiusa, dalla quale si ridiscende a Dasio lungo il sentiero n°5. DallŽ Alpe Mapel è pure possibile raggiungere verso E su traccia segnalata lŽ Alpe Serte, dalla quale per carrareccia (segnavia n° 3) allŽ Alpe Ranco e da questa su bel sentiero a Dasio.
Ambiente selvaggio, pareti dirupate e creste frastagliate disegnano un mondo inaspettatamente affascinante che dŽ incanto rapisce lŽ animo. Piccole quote per grandi emozioni.