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Col Becchei - 2794 m

Foto via normale Col Becchei non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Croda Rossa
Punto di partenza: Podestagno (q. 1421 m), parcheggio
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1350 m - Totale: 2700 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 07/10/1990
Data pubblicazione: 07/03/2010
N° di visualizzazioni: 9216


Introduzione:

E´ una delle cime più importanti del Parco Naturale delle Dolomiti d´Ampezzo, proprio sul confine con il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Salita piuttosto lunga e faticosa dal versante di Cortina d´Ampezzo, lo è un po´ meno da quello di Marebbe. Il Col Becchei è a ragione noto e frequentato per l´ambiente selvaggio e suggestivo nonché per il panorama a giro d´orizzonte, non solo sulle Dolomiti.


Accesso:

Dall´ampio tornante sulla SS 51 in direzione di Dobbiaco (ampio parcheggio) si segue la strada asfaltata verso Malga Ra Stua (tab.) fino ad un bivio a sinistra Si scende nel bosco seguendo la strada forestale chiusa al traffico (tab.), fino al Cason de Antruiles (q. 1525 m), posto in una radura.


Descrizione della salita:

Il sentiero segnato (tab.) s´inoltra subito nel bosco con moderata pendenza, costeggia sulla sinistra orografica un rio asciutto in estate,  che scende dalle pendici del Col Becchei. Quando il bosco comincia a diradarsi, la traccia inizia a salire a tornanti fra detriti e mughi. Superato un primo faticoso gradone si giunge ad uno splendido pianoro erboso. Il sentiero prosegue a destra, supera un secondo e un terzo gradino erboso e detritico. Attraversato quasi in orizzontale un colatoio di sfasciumi (attenzione se innevato o gelato), si prosegue con leggeri saliscendi fino ai resti di un baraccamento militare a q. 2565 m. A destra si stacca una traccia che attraversa i prati verso la cima, s´inerpica per gradini rocciosi e, valicata una forcelletta tra le due cime sommitali, porta in vetta


Discesa:

Tornati ai resti del baraccamento, si prosegue verso N in moderata discesa, e per sentiero fra erba e detriti si giunge ad un pianoro sopra il Lago di Limo. Scesi al lago, ci si innesta sull’ampia carrareccia che sale dal lato di Cortina e si giunge al Passo di Limo. Si scende per la carrareccia, seguendo il Rio Fanes fino ad un piano paludoso (sbarra, confine di Regione, Provincia e Parco). Superatolo, sicontinua nel bosco fino ad una scorciatoia a sinistra (tab.). che porta al Ponte Alto. Si continua a scendere fin quando la strada diviene asfaltata, ma chiusa. In piano, dopo altri due ponti, si giunge ad un bivio (tab.): a sinistra si risale brevemente nel bosco tornando al parcheggio.


Note:

Dalla cima (grande croce) si gode una visuale impareggiabile sui monti ampezzani, badiotti e via via fino ai ghiacciai. Ascensione non difficile, in ambiente grandioso e solitario, poco battuta dal versante di Cortina. Attenzione in caso di nebbia o neve nella parte alta. Impegno fisico notevole, ma soddisfazione enorme.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 05/12/2010 dalla redazione di VieNormali.it
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