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Monte Campoduro - 2244 m

Foto via normale Monte Campoduro non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto
Punto di partenza: Rif. Città di Carpi (q. 2110 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 500 m - Totale: 1000 m
Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,00 h
Difficoltà: E - A - I - F
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Rifugio Città di Carpi (q. 2110 m)
Tipo di via: Via ferrata
Tipo di percorso: Sentiero attrezzato
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 17 - Dolomiti di Auronzo e del Comelico 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 24/06/1990
Data pubblicazione: 01/03/2010
N° di visualizzazioni: 6688


Introduzione:

Cima secondaria dell´omonimo ramo dei Cadini di Misurina, ha interesse per il panorama e per l´ambiente, solitario e naturalisticamente pregevole. E´ la montagna di casa del vicinissimo Rifugio Città di Carpi a Forcella Maraia.


Accesso:

Il rifugio, situato in uno dei luoghi più ameni dei Cadini di Misurina e aperto anche d´inverno, sorge poco sopra Forcella Maraia, insellatura erbosa alla testata della Val d´Onge, ed è circondato da pascoli, boschi e cime dolomitiche. Si raggiunge da Misurina (q. 1756 m) salendo in seggiovia alla Capanna Col de Varda (q. 2115 m, a piedi in 1,00 h circa) e poi seguendo la strada sterrata in falsopiano che scorre ai piedi delle Grave di Pogoffa fino al Bus de Pogofa. La strada sale un po´, esce dal bosco e rimontando una breve erta erbosa porta al Rifugio (1,15 h circa dal Col de Varda).


Descrizione della salita:

Si traversa Forcella Maraia e per prati ci si porta verso la poco alta scarpata che il Monte rivolge al rifugio. Una traccia risale il pendio e porta ai piedi delle rocce. La via percorre 50 m di rocce gradinate e zolle erbose, attrezzate con corda metallica (qualche appiglio friabile), e giunge al tratto erboso sommitale e in cresta. Verso destra, una traccia tra i mughi porta all´estremità S del Monte.


Discesa:

Si ritorna all´uscita della "ferrata" e si scende, a destra del filo, lungo la cresta baranciosa. La traccia, a tratti un po´ scivolosa, obliqua a sinistra e si conclude nella stradina sterrata della Val d´Onge, donde in breve si risale al Rifugio.


Note:

Bello il luogo della vetta, affacciato sull´intero arco della catena dolomitica che va dalle Marmarole al Sorapis. Via facile, richiede comunque un minimo di attenzione all´affidabilità di alcuni ancoraggi della fune e a qualche appiglio mobile.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 11/07/2014 dalla redazione di VieNormali.it
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