E’ la punta a NE rispetto alla vetta delle Cinque Dita. E’ posta sopra il rif. Toni Demetz alla Forcella del Sassolungo.
Si raggiunge il Rif. Toni Demetz con la cabinovia da passo Sella. In pochi minuti si è all’attacco, già ben visibile dal rifugio stesso.
Dal sommo del ghiaione si sale una placca di circa 30 metri (III+/IV-) sostando sotto rocce aggettanti. Da qui si prende a destra un sentierino ben marcato che si porta verso un forcellino (passaggi di I e II). Qui inizia il vero e proprio spigolo arrampicando in parte sul lato nord ed in parte sull’affilato spigolo stesso per 7 tiri con difficoltà che oscillano tra il III+ e il IV in maniera costante e in grande esposizione (specie nei tiri finali). Tutte le soste sono attrezzate con chiodi cementati ed anche qualche spit. La roccia è ottima. La vetta è piccolissima !
Dalla vetta si arrampica sul lato Sud fino ad un chiodo cementato per poter fare 2 doppie da 25 m. che depositano alla Forcella del Pollice. Da qui si scende delicatamente (III) fino ad un successivo ancoraggio per altre 2 doppie consecutive di 25 m. ciascuna sulla parete Sud. Si travesra su placche appoggiate per circa 100 m. e, vicino ad uno spunto giusto sopra la Forcella del Sassolungo, ci sono altre 4 doppie consecutive per mettere piede a terra (18 m.+18 m.+25 m.+25 m.).
Lo spigolo Nord (via Jahn-Huter-Merlet) non sarebbe la via normale ma la si può considerare tale poiché ha lo stesso tipo di difficoltà dell’altra (cioè della via di discesa). Il fatto positivo è che nessuno si cala dallo spigolo mentre tutti scendono dalla normale (compreso quelli che vanno alle altre punte delle Cinque Dita. Sconsigliata se c´è molto vento e freddo intenso.
