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Dente del Resegone-Ferrata Gamma 2 - 1810 m

Via Normale Dente del Resegone-Ferrata Gamma 2
Il Dente del Resegone.


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Resegone
Punto di partenza: Piani d´ Erna (q. 1350 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 500 m - Totale: 1000 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h
Difficoltà: EEA - AR - V+ - D+
Periodo consigliato: aprile - novembre
Punti di appoggio: Eventualmente Rifugio Azzoni sotto la vetta del Resegone.
Tipo di via: Via ferrata
Tipo di percorso: Via ferrata
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 Lecco-Valle Brembana
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 14/06/1999
Data pubblicazione: 26/02/2010
N° di visualizzazioni: 17678


Introduzione:

Sebbene sia tra le più aguzze delle sommità che caratterizzano il Resegone, il Dente, compreso fra i Canaloni Bobbio e Comera, non se ne differenzia particolarmente, confondendosi anzi fra di esse. Gli itinerari di salita alla vetta più facili, sono descritti nelle vie di discesa, mentre quello proposto, la Ferrata Gamma 2, considerata tra le più impegnative dell´ intero arco alpino, è l´ unico che la raggiunga direttamente.


Accesso:

Da Milano superstrada per Lecco, dove si seguono le indicazioni Valsassina-Funivia Piani d´ Erna che si raggiungono con l´ impianto.


Descrizione della salita:

Dalla stazione di arrivo della funivia, Bocca d´ Erna, si scende ai prati sottostanti dove si trovano le segnalazioni dei vari itinerari. Seguendo i sentieri n° 1 e n° 5, si procede a destra a mezzacosta nel bosco, giungendo ad un bivio (15´) dove si abbandona il n° 5 diretto al Passo del Fo, per proseguire lungo il n° 1, che porta alla vetta del Resegone, sino al Belvedere con Crocifisso del Pian de la Bedoletta, poco oltre il quale, a sinistra, si sale all´ attacco (40´ dai Piani d´ Erna, indicazioni). Contrariamemente a quanto spesso capita su altre ferrate, dove la parte iniziale corrisponde al tratto più impegnativo, l´ attacco della Gamma 2 è invece piuttosto facile, su roccette gradinate e tracce che risalgono un ripido pendio erboso, al cui termine si incontra la prima, vera difficoltà, un camino che si supera con l´ ausilio di alcune pedane infisse nella roccia. Usciti dal camino con una spaccata a sinistra, si prosegue con crescente esposizione alternando tratti di sentiero a gradinati passaggi rocciosi, portandosi ad una sezione caratterizzata da sostenuti risalti verticali. Superato un primo diedro, se ne affronta un secondo più impegnativo, seguito da un nuovo tratto verticale che adduce ad un pulpito. Aggirato a sinistra lo spigolo che lo sovrasta, si giunge ad un torrione che costituisce il tratto più impegnativo della ferrata. Lo si risale dapprima con espostissimo diagonale a sinistra, quindi direttamente in parete piegando progressivamente allo spigolo che, abbattendosi, diviene aerea crestina. Superata anche la successiva placca, si segue a lungo il sentiero protetto dal cavo sino ad una parete, che si attraversa verso destra su una caratteristica cengia naturale con fantastica vista sulla cresta appena percorsa. Scavalcati alcuni riìsalti rocciosi, ci si porta alla base di un camino di una ventina di metri, ultima difficoltà prima del termine della ferrata. Sfruttando la tecnica di opposizione e alcune staffe che vi si trovano, si risale quello che qualcuno ha definito come un ´impressionante caminone´, e una volta faticosamente uscitene, si affronta un breve salto verticale che porta ad un pulpito, cui fa seguito una serie di placche piuttosto impegnative, che lo sarebbero ben più se non fossero attrezzate con molte staffe. Alcuni gradoni di roccia ed un pendio erboso portano, infine, alla vetta (ore 2,30 dall´ attacco).


Discesa:

Dalla vetta si scende sul versante opposto ad incrociare il sentiero che percorre le creste del Resegone, e seguendolo a sinistra in pochi minuti si arriva all´ uscita del Canalone Bobbio, lungo il quale si torna ai Piani d´ Erna (Sentiero Villa, tratti attrezzati di media difficoltà). Percorso, questo, seguito solitamente soltanto in caso di ritardo, altrimenti se non si ha fretta è preferibile, una volta sul sentiero segnavia, proseguire a destra verso la vetta del Resegone, dove si giunge in 15/20´ di saliscendi. Quindi per la via normale (v. relazione)


Note:

Concatenando la Gamma 1 che sale al Pizzo d´ Erna, alla Gamma 2, sua naturale continuazione, si ottiene un´ ascensione particolarmente impegnativa (1100 mt. di dislivello attrezzati per uno sviluppo di circa 1500) e di grandissima soddifazione, che l´ autore ha ripetuto due volte, dopo aver precedentemente salito in solitaria singolarmente entrambe le ferrate.


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