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Corno Rat - 906 m

Via Normale Corno Rat
Il Corno Rat da San Tomaso


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Triangolo Lariano
Punto di partenza: Valmadrera (q. 300 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h
Difficoltà: EEA - AR - V+ - D
Periodo consigliato: tutto l´anno
Punti di appoggio: San Tomaso.
Tipo di via: Via ferrata
Tipo di percorso: Via ferrata
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 91 Lago di Como e Lago di Lugano
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 21/02/1998
Data pubblicazione: 25/02/2010
N° di visualizzazioni: 15535


Introduzione:

Nonostante la sua vertiginosa parete S, dalla superstrada che porta a Lecco il Corno Rat quasi non si distingue nell’ intricato rincorrersi di bastionate e creste rocciose alle spalle di Valmadrera, ma basta osservare la foto di copertina per capire quanta bellezza e forza sappia esprimere questa piccola montagna, ed il modo migliore per penetrarvi è seguirne le linee verticali. Ed è proprio lungo queste linee, dove corre la Ferrata del Trentennale, che si svolge l’ itinerario proposto, poiché altrimenti la salita altro non sarebbe che una piacevole escursione ad un panoramico dosso boscoso.


Accesso:

Da Milano superstrada per Lecco, uscita Valmadrera. Giunti in paese, nei pressi della chiesa, si seguono le indicazioni per San Tomaso, cui giunge una stradina sterrata vietata al traffico non autorizzato. Piccolo parcheggio poco prima della sbarra con cartelli indicatori.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio, per la sterrata si sale comodamente a S. Tomaso (30´); subito dopo il primo tornante una ripida scorciatoia, solitamente invasa dai rovi in estate, consente di risparmiare un buon tratto di strada. Da San Tomaso, ameno terrazzo prativo, si segue il sentiero che a destra in falsopiano attraversa alla Fonte Sambrosera sino ad incontrare sulla sinistra la ripida traccia (cartello indicatorio) che porta all´ attacco della Ferrata del Trentennale OSA, posto all´ estrema sinistra del Sasso OSA, sulla cui parete è stata ricavata una piccola palestra di arrampicata (30´). La via inizia subito ostica, il primo tratto, 35/40 metri, che supera il Sasso OSA è forse il più duro di tutta la ferrata, e sfrutta una sorta di canalino nella roccia con andamento obliquo verso destra molto verticale per poi raddrizzarsi ed uscire per un breve ma aereo spigolo su una grande terrazza. Per traccia, si prosegue a sinistra una cinquantina di metri pressochè orizzontali, quindi due ripidi tornantini conducono, a destra, alla seconda parte attrezzata. In diagonale a destra si percorre un canalino, quindi si piega sulla verticale superando alcuni risalti sino ad una liscia placca di una quindicina di metri che si supera con l´ ausilio di molte pedane. Al suo termine, si traversa brevemente a sinistra, rimontando poi uno strapiombino e proseguendo ancora leggermente verso destra per rocce più facili, ma che comunque richiedono un impegno sostenuto. Superata una spaccatura, si affronta un breve camino che porta ad un pulpito, oltre il quale si riprende in verticale, caratteristica praticamente costante dell´intera via, alternando tratti più gradinati ad altri decisamente più levigati sino ad entrare nel bosco, dove terminano le attrezzature. Senza percorso obbligato, seguendo radi bolli rosso stinto si traversa a sinistra alla paretina terminale alta una ventina di metri, alla cui base si ritrovano catena e cavo. Con bella ed aerea arrampicata la si risale interamente, uscendo a pochi metri dalla vetta.


Discesa:

Dalla vetta si prosegue brevemente al Colle Gatton (900) in direzione del Corno di Canzo Orientale, che volendo si può raggiungere (v. relazione), per subito scendere a sinistra nel ripido bosco lungo uno scivoloso sentiero a serpentine (segnavia 8). Giunti nella valletta sottostante, in corrispondenza di due caratteristiche casere del latte, si attraversa il ruscello che vi scorre, procedendo poi per una costa del versante opposto sino a S. Tomaso, da dove al parcheggio.


Note:

Splendida ferrata, verticale, continua , la Trentennale OSA é classificata come molto difficile. Ripetuta dall´ autore più volte, l´ ultima della quali il 23/01/2010, è interamente attrezzata vecchio stile sia con catena che con cavo, consentendo al contempo una buona presa per le mani e un ottimo scorrimento dei moschettoni.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 08/10/2012 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Corno Rat - In arrampicata subito dopo il primo risalto...

In arrampicata subito dopo il primo risalto...

Via Normale Corno Rat - A metà parete
A metà parete

Via Normale Corno Rat - Sulla parte alta
Sulla parte alta
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