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Cima Falasca - 2300 m

Via Normale Cima Falasca
Cima Falasca 2300 m


Regione: Abruzzo Aquila
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso
Punto di partenza: Lago di Provvidenza (q. 1063 m). Provenienti dall´Aquila, si parcheggia al Km 34, duecento metri prima della diga su un largo spiazzo a sinistra della Strada Statale del Gran Sasso D’Italia n° 80
Versante di salita: W
Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m
Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EF
Periodo consigliato: tutto l´anno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: CAI, Sezione dell´Aquila, Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, Carte dei Sentieri, scala 1:25000
Autore: Giuseppe Albrizio
Data della salita: 14/06/2009
Data pubblicazione: 17/12/2009
N° di visualizzazioni: 6567


Introduzione:

La passeggiata che ci prepariamo a fare è una delle più lunghe e faticose dell’Appennino, fatta nel periodo Maggio-Giugno, quando la neve caduta in inverno si scioglie, diventa anche una delle più gratificanti. Nella prima parte ci accompagna il rumore assordante del torrente che scende impetuoso nel Fosso Chiarino, poi il frastuono d’incanto finisce e si esce fuori dal bosco in una grande radura dove c´è la possibilità di fare incontri con animali selvatici (ho incontrato due cervi in amore che si rincorrevano l’un l’altro quasi incuranti della presenza umana, poi, accortisi del “pericolo”, sono spariti nel bosco). Più in alto si entra nel vasto anfiteatro della Valle del Chiarino dove sembra di stare sui Monti della Laga, l’acqua non manca, scorre in tutti i fossi grazie allo scioglimento delle nevi li presenti. Più si guadagna quota e più il panorama si fa ampio sia sui monti circostanti che sul Lago di Campotosto. Programmando l´escursione nel periodo Maggio-Giugno (se si è da soli) si sale senza il pensiero di dover affrontare cani pastori che, di solito, si trovano dallo Stazzo di Solagne in poi e senza essere costretti a fare lunghi aggiramenti per passare il più lontano possibile dalle greggi che pascolano lungo i pendii. La transumanza dalle pianure ai monti non e ancora iniziata....ma mancano pochi giorni. Per vedere la galleria fotografica completa della salita sulla Cima Falasca visitare il sito www.lemiepasseggiate.it


Accesso:

Dalla Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-L’Aquila-Teramo) si esce al casello L’Aquila Ovest e si prende la Strada Statale del Gran Sasso D’Italia n° 80 direzione Teramo. Superato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende dall’altra parte fino a giungere al Km 34 presso il Lago di Provvidenza (quota 1063 m). Si parcheggia duecento metri prima della diga su un largo spiazzo a sinistra della strada.


Descrizione della salita:

Parcheggiata l’auto, a piedi si attraversa la diga e si continua lungo lo stradino sterrato che si mantiene nel versante sinistro del Fosso di Chiarino (senso di marcia). Dopo circa due chilometri si giunge in un punto dove la sterrata è franata giù a valle, il tratto di via in oggetto è poco più lungo di cinquanta metri, qui la carrabile si è ristretta il tanto che basta per non fare più transitare i mezzi a quattro ruote, la conseguenza è che, al di la della frana, la sterrata è in pessime condizioni, alcuni tratti sono stati cancellati dalla forza dell’acqua piovana, durante forti temporali. "Nota: attualmente, Settembre 2012, la frana è stata riparata e la sterrata ripristinata. Ora si può raggiungere l´area pic nic della Masseria Cappelli guadagnando tra andata e ritorno circa 2 ore". Ancora avanti per qualche chilometro e si giunge presso i ruderi della Masseria Cappelli (quota 1262 m). Gli edifici sono stati liberati dalla vegetazione e ristrutturati in parte, dal Corpo Forestale dello Stato, ma molto resta da fare. (tempo impiegato dalla partenza 1,10 ore – ascesa 200 m). Qualche centinaio di metri più avanti, sulla destra, si incontra la Chiesa di San Martino (anche questa restaurata dalla Forestale nel 2003). Si continua sulla sterrata con qualche difficoltà perché il fondo ondulato e pietroso è pieno di profonde buche (dovute sempre alle forti piogge temporalesche primaverili), in questo tratto è possibile avvicinarsi alla riva del torrente che scorre poco distante dalla strada e quasi allo stesso livello. Più avanti, e sempre nel bosco, si incontrano i bottini delle Prese Acque del Chiarino (quota 1307 m), da questo punto in avanti il rumore assordante del torrente si affievolisce sempre di più. A quota 1394 m il tracciato attraversa il fondo valle e continua dal lato destro (sinistro senso orografico), poche altre centinaia di metri e si esce definitivamente dal bosco entrando nel Pianoro il Castrato. Si passa accanto all’immagine della Madonna del Buon Cammino e si giunge presso il Rifugio D. Fioretti (quota 1500 m, chiuso), poco prima c’è a sinistra la Fonte della Vaccareccia 1498 m. (tempo impiegato dalla partenza 2 ore – ascesa totale 450 m). Si lascia a sinistra la sterrata percorsa fin ora che scende verso l’ampia valle erbosa e si continua sul sentiero che passa accanto ai ruderi della Masseria Vaccareccia raggiungendo una fonte con due bottini (Fonte senza nome su IGM, quota 1505 m). Dalla fonte si prende un evidente sentiero a mezza costa, parallelo al fondo valle, che attraversa un piccolo bosco e si ricongiunge, più in alto, alla sterrata abbandonata in precedenza. Seguendo la strada si arriva nella valle dove c’è lo Stazzo di Solagne (quota 1700 m – 30 minuti dai ruderi della Masseria Vaccareccia), in pratica siamo nell’anfiteatro della Valle del Chiarino. Senza farsi tentare dalle tracce di sentiero che a sinistra risalgono a mezza costa l’enorme costone che scende dal Monte Corvo, si prosegue dritti e si risale uno stretto vallone (i segni del CAI nel pianoro delle Solagne non sono molto evidenti ma non c´è nessun problema d´orientamento) per poi, più in alto, piegare a sinistra e puntare in direzione Est verso la Sella di Monte Corvo. A quota 2100 m si lascia la valle che stiamo risalendo per prendere a destra una deviazione che attraversa il fosso e aggira, lasciandola a sinistra, la Cima Venacquaro. Risalendo ripidi dossi erbosi si giunge sulla Sella Venacquaro 2236 m dove si trova un piccolo laghetto. Si piega a Sud e dopo un ultimo ripido dosso erboso si tocca la Cima Falasca. Km percorsi a piedi, tra andata e ritorno, poco più di 25.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

La Cima Falasca si trova tra la Forchetta della Falasca 2187 m (a Sud) e la Sella Venacquaro 2236 m (a Nord). Ottima la vista sulla ripidissima Forchettta della Falasca, sulla Sella Malecoste 2282 m, sul Pizzo di Camarda 2332 m. --- Vedi l´album fotografico sul mio sito www.lemiepasseggiate.it


Revisione:
relazione rivista e corretta il 06/09/2012 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Cima Falasca - La Chiesa di San Martino ricostruita nel 2003 dal CFS

La Chiesa di San Martino ricostruita nel 2003 dal CFS

Via Normale Cima Falasca - Dai ruderi della Masseria Vaccareccia, vista del Rifugio Fioretti
Dai ruderi della Masseria Vaccareccia, vista del Rifugio Fioretti

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