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Tàmer Piccolo - 2550 m

Via Normale Tàmer Piccolo
Vista dal Tàmer Grande


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Dolomiti di Zoldo
Punto di partenza: Parcheggio sul curvone prima del P.so Duran (q. 1500 m) Valle Agordina Valle Agordina
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1060 m - Totale: 2120 m
Tempo di salita: 2,20 h - Totale: 4,00 h
Difficoltà: EEA - AR - III - PD+
Periodo consigliato: giugno - settembre
Punti di appoggio: Biv. Baita Angelini (q. 1680 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 025 - Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine 1:25000
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 11/09/2004
Data pubblicazione: 23/09/2004
N° di visualizzazioni: 11222


Introduzione:

Cima che richiede molta attenzione trattandosi di una via molto sporca e detritica su roccia friabile.


Accesso:

Dal parcheggio seguire la segnaletica attraverso un boschetto e costeggiando il torrente (sinistra orografica).


Descrizione della salita:

Il sentiero si inoltra nella valletta e risale uno sperone roccioso molto ripido, su traccia stretta e ripida, con qualche passaggio di I. Si attraversa in alto il torrente e lo si risale sulla destra orografica per cengette e placconate rocciose con qualche saltino, fino ad entrare nelle ghiaie del Van del Caleda. Risalire il vallone verso sinistra e ricongiungersi al sent. 524 che risale verso la parete che chiude al centro il vallone. Sotto la parete seguire la traccia che risale a destra il ghiaione, fino alla Forc .La Porta. Da qui seguire i bolli rossi a destra lungo la ampia Banca del Tàmer, comodo cengione che taglia la parete W, fino ad una rientranza con cengia a tetto su un canalone. Proseguire per tracce fra ghiaie e sfasciumi, puntando alla forcella fra Tàmer Piccolo e Grande e salire alla forcella. Dalla forcella salire una cengia ascendente e poi attraversare un ghiaione pensile (circa 80 m), fino a trovare il canale che porta alla cengia ghiaiosa: il canale è lungo circa 40 metri, i primi 25 m su roccette di I con passaggi di II, ma su terreno molto detritico, poi si esce dal canale e ci si sposta di pochi metri a sinistra e si affronta una parete di 15 m con buona roccia, ma esposta (II) e con un passaggio di II+/III-. Arrivati finalmente sulla cengia ghiaiosa, ci si sposta a sinistra fino a trovare il secondo canale che porta in cima: l'attacco presenta 2 metri di II+, poi I detritico fino all'ampia cresta. Sulla cresta girare a destra e, in pochi ultimi esposti metri, si arriva sulla vetta con ometto di sassi.


Discesa:

Come per la salita. Per le calate il primo canale è difficile da fare a corda doppia, perché si farebbero cadere troppi sassi, il secondo si fa il tratto più difficile in doppia, però fidandosi dell'unico chiodo a cui è attaccato il cordino cercando di non caricare mai la corda... Poi seguono altri 25 m abbastanza facili ma delicati per il detrito dentro il canale.


Note:

Bella salita solo lungo la Banca del Tàmer, in ambiente appartato e selvaggio, richiede passo sicuro nei percorsi ripidi su roccia friabile, attrezzatura da arrampicata anche se necessaria solo per la salita finale alla cima. (Aggiornamento relazione 2022 gentilmente fornita da Stefano Burra).


Revisione:
relazione rivista e corretta il 02/09/2022 dalla redazione di VieNormali.it
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