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Pizzo Cavergno - 3223 m

Via Normale Pizzo Cavergno
Pizzo Cavergno e Basodino dal Kastelhorn


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Basodino
Punto di partenza: Riale (q. 1720 m) - Formazza Val Formazza
Versante di salita: E
Dislivello di salita: 1550 m - Totale: 3100 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - AG - I+ - F+
Periodo consigliato: giugno - settembre
Punti di appoggio: Rif. MariaLuisa (q. 2160 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 89 - Domodossola 1: 50000 - CNS N. 1271 - Basodino
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 01/07/2001
Data pubblicazione: 10/02/2010
N° di visualizzazioni: 6090


Introduzione:

Bella elevazione lungo la dorsale NNW del Basodino, il Pizzo Cavergno racchiude con un anfiteatro roccioso il ramo settentrionale del Ghiacciaio del Basodino, spingendosi con la sua cresta SSE sino al Kastelhorn, oltre il quale lo spartiacque precipa prima sulla Obere Kastellucke (Forchetta di Kastel, non nominata sulla CNS) e quindi sulla Bocchetta di Kastel. Splendida cavalcata di cresta, la traversata delle tre cime è una classica alpinistica cui si rimanda alla nota, mentre l´ itinerario proposto ricalca la normale da E al Basodino, staccandosene soltanto nell´ ultima parte.


Accesso:

Da Milano autostrada per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada, si superano Crodo, Baceno e Premia, giungendo infine a Ponte. Si prosegue per la cascata del Toce, dopo la quale si incontra Riale. Si parcheggia nello spiazzo subito dietro al bivio per Morasco.


Descrizione della salita:

Per sterrata, il cui accesso è vietato alle autovetture, tagliando i tornanti ove possibile, si raggiunge il Rifugio MariaLuisa (2160, 1 ora). Dai pressi del rifugio, si seguono le indicazioni per il Lago Kastel, e prima della diga si prende una traccia sulla sinistra, attraversando i pascoli verso NE in direzione dell´ evidente canalone, solitamente ingombro di neve fino a tarda stagione, che sale alla Bocchetta del Kastel (2714), ove si giunge in ca 2 ore. Dalla bocchetta, aperta fra il Kastelhorn e i Corni di Boden, si scende per una cinquantina di metri sul versante ticinese, portandosi per sfasciumi o neve al ghiacciaio del Basodino, che un tempo in questo punto presentava una zona molto crepacciata, ora pressochè scomparsa. Lo si attraversa in leggera ascesa verso SE sotto le pendici del Kastelhorn, quindi con pendenza più accentuata si risale alla quota 2927, o poco a S di questa, incrociando la traccia proveniente dalla Capanna Basodino. Si continua ancora in diagonale, tagliando il vasto pendio glaciale fino a giungere in corrispondenza della cresta E del Pizzo Cavergno, che si avvalla sulla destra. Si abbandona allora la pista che conduce al Basodino, e tenendosi sul lato sud (sinistro) del crinale, lo si rimonta dapprima su neve (40/45°), quindi per roccette e fini sfasciumi sino alla vetta.


Discesa:

Come per la salita. Dalla vetta si può scendere per la facile cresta SSE al Passo Basodino (3152), e quindi per la cresta NNW raggiungere la vetta del Basodino, concatenandolo (PD-). Itinerario generalmente seguito al contrario in discesa dal Basodino.


Note:

La traversata di cresta può essere effettuata in due modi, ´integrale´, oppure ´parziale´ e la differenza consiste nel come si raggiunge la vetta del Kastelhorn. La maniera più semplice è seguirne la normale (v. relazione), l´ altra partendo dalla Bocchetta di Kastel. Dalla bocchetta si attacca la cresta NE e senza particolari difficoltà si raggiunge la Cima di Quota 2944 (F), ardita, ma più piccola piramide gemella del Kastelhorn. Scesi alla Forchetta di Kastel (2914), si riprende la cresta seguendola fin sotto ad uno strapiombo, che si aggira a sinistra grazie ad una cengia. Con arrampicata su placche si ritorna in cresta, la si segue sino a degli spuntoni che si evitano ancora a sinistra, ed infine per un ultimo tratto a blocchi si arriva in cima (AD). Dalla vetta del Kastelhorn si continua per la piatta cresta rocciosa fino alla quota 3129, quindi ci si abbassa ad una sella nevosa dalla quale si risale alla quota 3171, per poi aggirare sul versante italiano il successivo frastagliato tratto. Per rocce anche instabili e canali, in traversata si ritorna sul filo in prossimità della vetta del Pizzo Cavergno, dal quale scendendo per la cresta SSE si raggiunge il Passo Basodino. Quindi, non rimane che salire la cresta NNW di quest´ ultimo. La discesa avviene per la Normale del Basodino (v. relazioni)


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