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Aiarnola - 2456 m

Foto via normale Aiarnola non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto
Punto di partenza: Passo Zovo o Sant´ Antonio (q. 1476 m)
Versante di salita: W-S
Dislivello di salita: 980 m - Totale: 2000 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,45 h
Difficoltà: E - A - I+ - F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 17 - Dolomiti di Auronzo e del Comelico 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 25/07/1993
Data pubblicazione: 06/02/2010
N° di visualizzazioni: 15937


Introduzione:

Inserisco la relazione di questa cima del Popera, pur avendola salita già da alcuni anni, nella speranza che - dopo la grande frana - il percorso non sia comunque cambiato di molto. Premetto che ogni massiccio ha cime famose che attraggono gli alpinisti, ed altre meno conosciute. Nelle Dolomiti di Auronzo, Comelico e Sesto l´Aiarnola (Narla in ladino) è una vetta non molto nota: lontana dalle Tre Cime di Lavaredo, da Auronzo, dal Comelico, da escursionisti e rifugi. In quest’angolo regna il silenzio, e scendendo da Forcella Valdarin in una giornata di nebbia fitta ho compreso che cosa vuol dire "alpinismo facile”. La via normale lungo il fianco W e la cresta S, in realtà, presenta pochi passaggi di arrampicata; è faticosa per il dislivello, ma in complesso richiede un buon impegno e occupa una giornata intensa.


Accesso:

L´ascensione inizia da un bivio (tab.) situato circa 200 m a N del valico stradale del Passo Zovo o Sant´Antonio, che mette in comunicazione Auronzo di Cadore con il Comelico Superiore.


Descrizione della salita:

Per una strada sterrata si raggiungono i verdi prati di Monte Zovo. Passati i prati e i fienili di Prà dla Monti, si sale a tornanti per una vecchia mulattiera lungo un pendio di mughi fino alla sella di Larietto Alto (bivio, tab.). Con alcuni ripidi zigzag si va a raggiungere il piede delle rocce, si traversa verso sinistra un pendio erboso e si giunge ad un canalino ripido. Lo si risale (pericolo di caduta sassi) e si tocca una forcella di cresta. A sinistra su un dosso, c´è una prima croce e un ottimo pulpito panoramico verso Auronzo. Si prosegue per la traccia a destra lungo un canalino roccioso (I+) e da ultimo, per la cresta S, in breve si raggiunge il punto culminante.


Discesa:

Per non scendere dal medesimo versante, gli esperti hanno a disposizione la variante per Forcella Valdarin. Imboccato il sentiero segnalato verso NW, lungo la cresta frastagliata (pass. I+),dopo un centinaio di m di dislivello si raggiunge la solitaria e ostica Forcella Valdarin (q. 2367 m). Qui si offrono due possibilità: a N o a S, due tracce segnalate con brevi passaggi su roccette (I, I+) per gradoni e sfasciumi, portano alla base del versante. Per una o l´altra si raggiunge l´ampio catino detritico del Giau de la Caneva. Continuando per sentiero nel bosco sottostante, si raggiunge la strada asfaltata, che va risalita fino a tornare al Passo.


Note:

Ascensione ripida e su terreno spesso instabile, richiede impegno fisico. La discesa per Forcella Valdarin non va sottovalutata, soprattutto in caso di nebbia (il percorso è comunque ben segnalato in rosso). Dalla cima si spalanca uno splendido panorama sulle crode del Comelico, Cadore e Carnia, fino alle Alpi Giulie, e un´originale prospettiva sulle Dolomiti di Sesto.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 16/02/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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