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Torrione del Cinquantenario - 1743 m

Via Normale Torrione del Cinquantenario
Il Torrione del Cinquantenario dai pressi del Rifugio Rosalba, versante N di salita.


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne
Punto di partenza: Rif. Alippi (q. 1180 m), Piani dei Resinelli Val Sassina
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 560 m - Totale: 1120 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,15 h
Difficoltà: EE - AR - IV - AD+
Periodo consigliato: maggio - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Rosalba (q. 1730 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 105 Lecco-Valle Brembana
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 27/05/2001
Data pubblicazione: 19/01/2010
N° di visualizzazioni: 8149


Introduzione:

Poco più di un corno a lato della massiccia Torre Cecilia se guardato da N , il Torrione del Cinquantemario appare invece in tutta la sua bellezza e forza salendo al Rifugio Rosalba, a SW dove precipita in un vertiginoso pilastro percorso dalla Via Gandini (TD). L´ itinerario descritto non ricalca l´ attuale via normale (v. nota), ma la più emozionante variante Ottolini che in realtà è il percorso originario con cui si raggiungeva la cresta di collegamento fra Cinquantenario e Cecilia. Scalata classica, avviene in piena vista dal Rifugio Rosalba, balcone privilegiato, e quindi sotto gli occhi degli innumerevoli escursionisti che solitamente lo affollano. Nella parte bassa la chiodatura è in entrambe le possibilità scarsa, mentre nell´ ultimo tiro è appena sufficiente.


Accesso:

Superstrada Milano-Lecco, oltrepassata la galleria del Monte Barro si seguono le indicazioni per l´Ospedale Manzoni e la Valsassina. All’uscita delle gallerie, in prossimità della rotonda di Ballabio Inferiore, voltare alla seconda via a destra (indicazioni “Piani Resinelli”) e proseguire lungo i numerosi tornanti sino al parcheggio dei Piani Resinelli. In prossimità della Chiesetta, una strada in discesa dapprima asfaltata, quindi sterrata, conduce al Rifugio Alippi, nei pressi del quale si parcheggia.


Descrizione della salita:

Dal rifugio Alippi si segue il sentiero delle Foppe (n. 9) in direzione del rifugio Rosalba. Lo si percorre inizialmente su pista sterrata, quindi per buona traccia che scende ad attraversare il sassoso canalone della Val S´Cepina per poi proseguire in falsopiano. Superato il Bivio per Punta Giulia e Torre Costanza, si attraversa un torrente spesso asciutto con breve catena , giungendo ad un secondo bivio dove a destra sale il Sentiero dei Morti, più breve ma più impegnativo, dopodichè il sentiero comincia a salire decisamente a stretti tornanti, piegando infine a destra. In ripida salita, dopo avere incrociato il Sentiero dei Morti poco sotto il Torrione del Cinquantenario, si raggiunge infine il Rifugio Rosalba (1,30 ore). Dal rifugio, o anche prima di arrivarvi, si scende per tracce nel sottostante canale, si risalgono facili rocce e per una placca con pietrisco ci si porta alla base di una grande spaccatura a diedro chiusa da un tetto dove attacca la Via Ottolini. La si risale per il largo canale al suo fondo (II) fin poco sotto al tetto, eventualmente spostandosi sulla placca a destra (III-) nel caso fosse bagnata (l´ autore l´ ha trovata addirittura sgocciolante). Arrivati al primo ed unico chiodo , 15 metri ca, si traversa qualche metro a destra (III+/IV-), abbassandosi poi leggermente ad oltrepassare un canale, quindi facilmente ad una comoda sosta su terrazzo. Da questa si sale dapprima dritti, sfruttando alcune fratture della roccia (III+), quindi obliquando a destra sino ad uno strapiombino che si supera direttamente (IV-), oppure a sinistra (IV), infine per una rampa più facile si raggiunge il filo che unisce il Cinquantenario alla Cecilia,. Lo si segue facilmente a destra, sostando su un ampio terrazzo dal quale a sinistra si sale ad un successivo terrazzino (III/III+), chiodo poco visibile. Rimontato un masso, si scala in aderenza la placca finale (IV, 2 fix) sfruttando varie tacchette per poi uscire in vetta dove si trova una campana priva di battacchio. E´ usanza suonarla, con delicatezza però, poichè ha un´ elevata sonorità.


Discesa:

Dalla vetta con una doppia di 20 metri si torna sulla cresta di congiunzione. Qui si hanno più possibilità : o concatenare lo Spigolo Marimonti della Cecilia, per poi scenderne a corda doppia (v. relazione), oppure calarsi direttamente dalla sosta nel canalone di accesso lungo il Camino dei Trentini (50 metri), oppure ancora l´ emozionante calata dalla sosta in uscita dalla via normale, quaranta metri in gran parte nel vuoto, sempre nel canalone di accesso. Come ultima soluzione si può ridiscendere lungo la normale (v. nota).


Note:

L´ attuale via normale, segnalata in genere da un cordino, attacca qualche metro a sinistra della Ottolini e sale lungo un´ evidente ampia spaccatura, priva di difficoltà, che obliqua verso destra sino ad una cengia con anellone di sosta. Il tiro successivo non è che un trasferimento a raggiungere la cresta fra Cinquantenario e Cecilia, da cui all´ una o all´ altro delle due strutture. NB : il traverso del primo tiro della Ottolini è di ca 15 metri, pertanto è consigliabile proteggerlo appena possibile nel caso il secondo di cordata fosse poco esperto, onde evitare pericolosi quanto lunghi pendoli.


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