Dalla casera di Degnona seguire la stradina sterrata che parte dalla fonte e poi diventa sentiero.
Seguire il sentiero per bosco e i segnavia, la traccia non è sempre ben evidente, dopo il tratto nel boscosbuca su un canalone di accumulo delle valanghe e ne risale il lato sinistro orografico, entrando di nuovo nel bosco. Il percorso diviene più evidente con varie svolte e segnavia, ad un bivio si può seguire a destra lungo un nuovo tracciato, oppure a sinistra, dove la traccia passa sotto una parete e poi si perde risalendo un ripido pendio erboso, dal quale si esce su un crestone e da qui si riprende più evidente il sentiero fra i rododendri. Si accede così al centro del vallone Valars, da risalire in direzione di alcuni grossi massi. Restare sul lato destro del Valars e salire direttamente alla forcella fra la cima principale del Teverone e la Cima di Busa Secca. Dalla forcella andare a sinistra, traversando per cresta e roccette con qualche passaggio esposto fino alla vetta.
Come per la salita.
Piccozza e ramponi con neve, rischio di valanghe, percorso faticoso e ripido, richiede piede fermo lungo la cresta che sale alla cima. La salita invernale o comunque con neve richiede una buona esperienza su neve, ramponi, piccoza e corda e una buona capacità di valutazione del manto nevoso, nonché esperienza di alpinismo invernale data l'esposizione e pendenza delle creste che adducono alle cime, che non hanno niente da invidiare ad altre famose creste delle Alpi Occidentali. Necessari anche materiali per l'assicurazione a corda su due passaggi rocciosi lungo la cresta per la cima del Teverone.