La Vincent dalla Punta Giordani.

Primo importante contrafforte della dorsale che spingendosi verso nord tocca le vette principali del Monte Rosa, la Piramide Vincent è da molti considerata uno dei 4000 più facili delle alpi, raggiungibile senza troppe difficoltà dalla via normale. Tuttavia presenta un versante E particolarmente dirupato ed affascinante, sul cui filo corre l´ itinerario descritto che, passando per la Punta Giordani, raggiunge la vetta lungo la cresta SE. Ascensione notevole, di grande respiro e soddisfazione, con la chiusura della funivia di Punta Indren è difficilmente realizzabile in giornata, cosa invece riuscita all´ autore con l´ amico e guida Mauro Rossi quando ancora funzionava. Pertanto occorre calcolare bene i tempi di rientro per non perdere l´ ultima corsa dal Passo dei Salati, oppure prevedere due giorni.

Il Passo dei Salati è raggiungibile in funivia sia da Alagna che da Gressoney. A seconda della propria comodità si può utilizzare indifferentemente l´ uno o l´ altro impianto. NOTA del 01/07/2010 : recentemente è stato aperto un nuovo troncone di funivia che dal Passo dei Salati porta direttamente al Ghiacciaio di Indren, accorciando notevolmente l´ avvicinamento.

Dal Passo dei Salati si prende la traccia segnalata che risale le pendici meridionali dello Stolemberg per poi contornarne il versante West (tratti attrezzati con canaponi). Scesi al Colle delle Pisse, per sfasciumi si risale a Punta Indren, dove arrivava la funivia di Alagna, ora chiusa. Dal fianco della stazione in disuso, si segue in piano la morena sino al Ghiacciaio di Bors, che a seconda l´ innevamento può presentare ampi crepacci. Lo si risale con blanda pendenza puntando all´ evidente Colle di Bors, aperto fra la Punta Vittoria e la Giordani, oppure ad una selletta più a monte, e con un ultimo tratto più ripido si raggiunge la cresta. Piegando a sinistra, ci si porta alla selletta , oltre la quale la cresta si impenna, iniziando la salita che in genere avviene di conserva, assicurandosi con soste veloci nei passaggi più difficili, che tuttavia si possono evitare a sinistra su pietrame meno stabile. Mantenendosi sul filo a precipizio sul sottostante ghiacciaio delle Piode, alcuni bei passaggi di II e III, si arriva sotto la grande placca a diedro che costituisce la difficoltà maggiore. La si supera direttamente sul filo con esposta arrampicata (un paio di chiodi circa a meta), oppure più facilmente la si aggira a sinistra, seguono rocce più facili lungo le quali si arriva alla Madonnina di vetta della Punta Giordani, dove termina la Cresta del Soldato. Dalla cima si scende brevemente la crestina rocciosa che verso N porta a quella nevosa, talvolta esile ed aerea, tra la Giordani e la Vincent. Se ne segue il filo a sinistra, a tarda stagione su cengia nevosa, traversando a destra al suo termine ad aggirare ad E il primo risalto roccioso . In forte esposizione su neve o terriccio, secondo le condizioni, se ne sale la sommità per seguire una seconda cresta nevosa che porta alla parte rocciosa della cresta. Con facile e bella arrampicata (II+) la si scala superando alcuni gendarmi e giungendo alla nevosa cupola sommitale. Per un ultimo pendio di neve si arriva in vetta.

Per la via normale (vedi relazione)

Arrivati al termine della cresta nevosa tra la Giordani e la Vincent, anzichè traversare a destra, é possibile passare anche a sinistra utilizzando una cengia rocciosa, per poi seguire alcuni poco marcati canali che conducono alla cupola sommitale, ma é preferibile proseguire di cresta con bella ed aerea arrampicata.

Da sx: cresta SE, Colle Vincent e Gran Seracco, Corno Nero.