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Pizzo Montevecchio - 2789 m

Via Normale Pizzo Montevecchio
Il Pizzo Montevecchio


Regione: Piemonte Vercelli
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa
Punto di partenza: Carcoforo (q. 1304 m) Val Sesia Val Sesia
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 1480 m - Totale: 2960 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - AR - III- PD+
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Massero (q. 2085 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 88 Monterosa
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 05/07/1998
Data pubblicazione: 16/12/2009
N° di visualizzazioni: 8234


Introduzione:

Posto a SE della dorsale principale che dal Colle del Turlo corre al Colle d´ Egua dividendo la Valle Anzasca dalla Val Sermenza, e lungo la quale presenta una bella anticima NE quotata 2752, il Pizzo Montevecchio è l´ ultimo e più alto rilievo della catena minore che alzandosi da Rimasco separa la Val Sermenza di Rima dalla Val Piccola di Carcoforo, da cui prende avvio l´ itinerario proposto.


Accesso:

Da Milano A26 per Alessandria, uscita Romagnano Sesia da dove per la Valsesia. Superati Borgosesia e Varallo, si giunge a Balmuccia dove a destra si prende per la Val Sermenza. Al bivio di Rimasco si tiene a destra raggiungendo Carcoforo, dove si parcheggia in ampio pazzale sulla sinistra del paese.


Descrizione della salita:

Dal fondo del paese si attraversa il ponte sul torrente Egua, dove si trova un tabellone che indica gli itinerari. Seguendo le indicazioni per il Colle della Bottigia, superato il nucleo di nuove villette, si costeggia il lariceto lungo una sterrata, d’inverno adibita a pista di fondo, giungendo all´ Alpe le Coste. Lasciate le baite a destra e guadato il torrente si imbocca il sentiero 113, passando per l´ alpe Chignolo (1530), dalla quale dapprima tra rado lariceto e pascoli poi, superata l´ Alpe Fornetto si arriva al Rifugio Massero. Con salita decisa si prosegue verso W per pascoli interrotti da levigate balze di roccia montonata, oltrepassata la rocciosa cresta che scende dalla vetta del Pizzo Montevecchio, si entra iin un´ ampia conca con sfasciumi e neve residua fino a tarda stagione. Rimontando su tracce il ripido canale difronte, si raggiunge infine il Colle della Bottigia (2607) . Dal Colle, a sinistra, ci si porta all´ ostica cresta NE dell´ anticima 2752, la si risale brevemente sino ad un diedro, quindi per cenge e roccette si traversa a sinistra, portandosi sul versante SE che si scala con percorso libero, inerpicandosi per un canale erboso con rocce, superando un bel muretto di III, quindi un diedro con masso incastrato, evitabile a sinistra. Giunti sull´ anticima, si segue la cresta che si abbassa leggermente, e standole poco sotto a sinistra si oltrepassa un canalino di fini sfasciumi, si scavalca un grosso masso con passo di II+ ed infine si giunge ad un anfiteatro di roccia unico nel suo genere, simile ad una cattedrale gotrica con pareti cha paiono tagliate da mano umana e un pavimento lastricato di grossi blocchi. A destra della vetta, segnalata da una croce alla sommità di un pilastro fessurato, ci si porta ad una spaccatura nella roccia, calandosi nel sottostante canale con una breve doppia fissata su blocco. Senza slegarsi, in forte esposizione faccia a monte si traversa a destra sotto la parete per alcuni metri, arrivando ad una placca. Assicurata la corda perchè non torni sulla verticale di calata, la si lascia in loco per la risalita, e seguendo una fessura si scala la placca (II) arrivando in vetta.


Discesa:

Ridiscesi in arrampicata dalla placca, si effettua il traverso assicurandosi con un autobloccante alla corda di calata lasciata ancorata, quindi si risale in sicurezza all´ anfiteatro (IV), ripercorrendo a ritroso la cresta (eventuale breve calata dal grande masso) sino allo scosceso canalino di fini sfasciumi incontrato salendo. Piegando a destra, lo si discende con qualche difficoltà sino alle pietraie sottostanti, dalle quali si va alla conca precedente il Colle della Bottigia ritrovando il sentiero di salita (F+).


Note:

Sebbene non si tratti di una via prestigiosa, nè tantomeno di una cima famosa, anzi poco o nulla frequentata, l´ ascensione è comunque di notevole soddisfazione e intensità svolgendosi in ambiente selvaggio, privo di indicazioni, dove occorre sapersi destreggiare fra le pieghe della montagna dando un tocco di sapore avventuroso d´ altri tempi.


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Via Normale Pizzo Montevecchio - L´ anfiteatro sotto la vetta.

L´ anfiteatro sotto la vetta.

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