Il Poncione di Fieud visto dal Fibbia.

Bella piramide dominante a SW il Passo del S. Gottardo, il Poncione di Fieud rimane adombrato dal poco più alto Fibbia e perciò ingiustamente dimenticato, quasi si trattasse di una ´spalla´. In realtà, costituisce un piccolo nodo orografico a sè stante, nel quale confluiscono le creste S ed E, quest´ ultima interessata dall´ itinerario proposto, culminanti nella sua vetta. A lungo padrone della scena, spesso scambiato per il Fibbia, soltanto ad un esame più attento e ravvicinato dietro la sua si scorge la sagoma di una seconda cima, che per qualche momento ne fa sembrare bifida la sommità, finchè non appare chiaro che si tratta di due montagne distinte sebbene vicine.

Da Milano autostrada per Como-Chiasso. Superata la dogana proseguire per il Passo del S. Gottardo, uscita di Airolo, quindi seguire le indicazioni autostradali per il Passo. Poco prima di giungervi, in corrispondenza dell´ imbocco di una galleria, sulla destra si diparte una stradina asfaltata che si segue per circa 500 metri, arrivando ad un piazzaletto con bivio oltre il quale l´ accesso è vietato.

Dal parcheggio si segue a destra la sterrata che torna verso il Passo del S, Gottardo. Dopo un centinaio di metri circa, si prende a sinistra il sentiero marcato che attraversando il versante meridionale del Fibbia porta al Passo di Lucendro. Si risale la valletta, portandosi ad una baita militare poco sotto la cresta S, quindi si procede dapprima in prossimità del filo, poi quando questo diviene una successione di balze rocciose, sul suo fianco orientale. Arrivati ad una seconda baita militare, dalla quale si scorgono i sottostanti Laghi Scuri, si abbandona il sentiero che, piegando decisamente a sinistra, risale al colle tra l´ ultima elevazione rocciosa e il Poncione di Fieud, per poi proseguire sull´ altro versante. Continuando invece verso N, si segue una traccia di animali fin sotto le scoscese pendici che scendono dalla vetta, quindi si traversa a destra, iniziando un diagonale che, tagliando per erba e rocce, senza acquistare particolare quota conduce ad una depressione della cresta E, cui si arriva con un ultimo tratto erboso in cui ci si deve aiutare con le mani. Una volta sul filo, si procede per questo, alternando canalini erbosi a facili passaggi su roccia con logici spostamenti sino a giungere ad uno sperone roccioso, visibile già dalla baita militare. Lo si contorna a destra, su grossi blocchi (II), oppure lo si scavalca direttamente (III), in tal caso occorre portare almeno 20 metri di corda per calarsi dal salto al suo termine. Ripresa la cresta in prossimità del successivo colletto, su terreno che mano mano diviene più facile, si raggiunge la vetta, segnalata da un tubo infisso nella roccia.

Come per la salita. E´ tuttavia preferibile proseguire alla vicina vetta del Fibbia, continuando lungo l´ esposta ed area cresta pressochè orizzontale, passi di II, sino ad un poco marcato colletto. Quindi per la breve cresta SE tra grossi blocchi si sale al Fibbia (15/30 minuti), da dove al Passo del S. Gottardo per la normale di querst´ ultimo (v. relazione ). Infine, seguendo la strada, si torna alla macchina (2 km circa compresa la galleria).

Avventuroso itineraio, percorso dall´ autore a vista, non è relazionato dalla Guida Monti del Ticino di G. Brenna, la quale non riporta alcuna via di salita a Poncione di Fieud o Fibbia lungo la Cresta E.

Sulla cresta E

Lo sperone della Cresta E

Ancora sullo sperone della Cresta E.