Il Wandfluhhorn da Sud, a sinistra la cresta di salita.

Importante nodo orografico, il Pizzo Biela è una cima di notevole interesse panoramico. Infatti è la montagna più alta fra quelle che coronano la Valle di Bosco / Gurin, godendo pertanto di una vista a 360 gradi. Ha forma snella e slanciata, soprattutto visto dalla conca dell´ Alpe Formazzoo, e come per il vicino Pizzo Stella (v. relazione), è situato sulla cresta di confine fra Italia e Svizzera, tra la Hendar Furggu (2419) a sud e la Forcolaccia (2586) a nord.

Da Milano autostrada per Como-Chiasso. Superata la Dogana, proseguire sino all´ uscita di Bellinzona Sud, poi prendere la Cantonale in direzione Locarno che si lascia alla grande rotonda subito dopo l´ aeroporto di Magadino per imboccare il troncone autostradale checon una lunga galleria evita di attravesare la città. All´ uscita della galleria, seguire le indicazioni Valle Maggia e a Ponte Brolla superare il passaggio a livello, lasciando a sinistra la deviazione per Centovalli e Valle Onsernone. Proseguire lungo la Val Maggia sino a Cevio, dove si svolta a sinistra per Bosco Gurin. Superato Linescio, a Cerentino si incontra il bivio per la Valle di Campo e Cimalmotto, che si lasciano a sinistra. Tenendo la destra si raggiunge Bosco Gurin, accesso vietato, parcheggio prima della sbarra.

Dal parcheggio si sale attraverso il paese alla frazione Ferder, seguendo le indicazioni per il Passo di Bosco-Hendar Furggu. Dopo un tornante, la stradina asfaltata aumenta di pendenza e quando torna pianeggiante, sulla destra si stacca il sentiero segnavia per l´ Hendar Furggu (da non confondere con le precedenti indicazioni Endra Staful-Laghi Pera e Poma proprio sul tornante). Seguendo la traccia, spesso poco evidente fra i pascoli invasi dall´ erba alta, ci si dirige verso NNW, passando per Metschu (1617) e attraversando diversi valloncelli. Usciti dal bosco, si arriva al cascinino di quota 2104, posto al margine inferiore del meraviglioso pianoro erboso dell´ Alpe di Bann, oltre il quale si trova un cartello indicatore. Qui si hanno due possibilità : o proseguire lungo l´ itinerario del Pizzo Stella (v. relazione), raggiungendo la Hendar Furggu per poi scavalcare la quota 2592 (F) e portarsi alla successiva sella (2539), oppure arrivarvi direttamente evitando la citata quota 2592. In questo caso, si segue la traccia a destra per la Bocchetta di Formazzoo, alzandosi sulla pietraia quel tanto che basta per traversarvi lungo un pendio di ripidi sfasciumi. Dalla sella, si sale la cresta S su roccette gradinate seguite da un ripido tratto erboso, quindi direttamente sul filo di roccia generalmente buona, o più facilmente alla sua sinistra, sino alla vetta (II/II+).

Dalla cima si scende brevemente per la cresta ESE, quasi perpendicolare a quella di salita, per poi immettersi nella parete Sud, racchiusa fra le due creste. Per sfasciumi e roccette ci si abbassa in diagonale verso sinistra a delle placche che, soprattutto se bagnate, possono rivelarsi piuttosto impegnative. Dopodichè, per grossi massi e ripide pietraie ci si abbassa ad incrociare il percorso fatto a salire.

Salita bella e divertente, mai difficile, si è rivelata più impegnativa nella discesa delle placche, rese scivolose dall´ umidità e qualche goccia di pioggia, lungo quella che sulla carta avrebbe dovuto essere la via più facile.