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Piz de la Lumbreida - 2983 m

Via Normale Piz de la Lumbreida
La Val Vignun con S.Bernardino. A destra il Piz de la Lumbreida


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: S. Bernardino (q. 1608 m)
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - A - II - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Alberghi a S. Bernardino. Nessuno lungo il percorso.
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: si
Cartografia: CNS 1254 Hinterrein
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 09/08/2005
Data pubblicazione: 10/11/2009
N° di visualizzazioni: 5926


Introduzione:

Punto più alto del fantastico gruppo racchiuso tra Val Vignun e Val Curciusa, il Piz de la Lumbreida sfiora i 3000 lungo tutta la sua cresta sommitale e come un´ onda precipita sul villaggio di S. Bernardino, dal quale la parete SW dell´ anticima 2876 appare in tutta la sua bellezza. L´ itinerario proposto non sale direttamente alla vetta, ma compie un lungo giro di cresta proprio per toccare anche l´ anticima, dando l´ opportunità di entrare appieno in un mondo sevaggio, poco battuto dai trekker e appannaggio di chi ama navigare a vista in solitudine, nel silenzio di una natura incontaminata. In alternativa, per chi ritenesse troppo lungo questo percorso, si può utilizzare la via di discesa anche per la salita, oppure raggiungere la vetta direttamente dalla Bocchetta di Sgunfiou. In entrambi i casi, il tempo di salita si riduce a 4 ore.


Accesso:

Da Milano Autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione Passo del S. Bernadino, uscendo a S. Bernardino paese poco prima del traforo. Scesi al centro abitato, appena superato il fiume si svolta a sinistra, nell´ ampio piazzale delle fonti ferruginose.


Descrizione della salita:

Dal piazzale, sulla destra, si seguono le indicazioni per la Bocchetta de Curciusa (2420), risalendo il sentiero gradinato e passando accanto alle ultime case di S. Bernardino lungo una strada asfaltata dalla quale, verso ESE, a sinistra si stacca la traccia segnalata che dolcemente porta sopra il Bosch de Pian Scundù. Quindi, a mezzacosta si va ad un costone, che si risale con erta ascesa, per poi traversare lungamente al di sopra dei Cianchit de Pinec. Costeggiato a destra una cresta rocciosa con ripido percorso, si arriva ad un panoramico pianoro (2260 ca), da cui con salita diretta si raggiunge il laghetto di quota 2388 dal quale in breve si è al valico.Dalla bocchetta, per bei terrazzi si risale la poco marcata valletta a NNW, puntando alla sella a W (sinistra) dell´ arrotondata e panoramica quota 2824, facilmente raggiungibile in pochi minuti. Dalla sella, a sinistra si segue la cresta SSE del Piz Motton (2853), e passando per la quota 2796 se ne raggiunge la vetta, da cui si discende per la cresta NNW, opposta a quella di salita. Per bella pietraia e gradoni di roccia si arriva alla Bocchetta di Sgunfiou (2734), depressione lungo la cresta di collegamento fra il Piz de la Lumbreida e il Piz Motton e punto d´ incontro fra i dolci pendii della Val Rossa a N e quelli molto scoscesi della Val Motton a S. Si prosegue lungo la cresta del Piz de la Lumbreida, orientata a SSE, seguendone il filo sino ad un intaglio, che rende impossibile proseguire. Lo si evita sulla destra, raggiungendo la Cima 2876, affacciata su S. Bernardino e scelta come punto trigonometrico appunto per la magnifica vista che offre. Sempre seguendo il filo, si continua per la cresta ora orientata a SSW, e tra grossi blocchi e qualche difficoltà evitabile a destra, si giunge infine alla vetta (2983).


Discesa:

Dalla vetta, per pietraia si scende all´ ampia conca della Val Rossa, ove sono racchiusi i Laghit de Val Rossa, splendenti smeraldi incastonati tra le rocce, dall´ estensione non irrilevante e sicuramente fra i meno noti e visitati delle Alpi. Tenendosi alla loro destra, si percorre la Vedreta Piana, risalendo alla Sella 2748, aperta fra il Piz Motton a destra e l´ ardito Piz de Val Rossa (2872) a sinistra. Con percorso ripido, per erba e pietrame, verso SE si scende all´ ampio terrazzo coi laghetti di quota 2548. Sulla destra del primo che si incontra, si reperisce una traccia di animali, talvolta poco visibile che, evitando i salti rocciosi del dirupato fianco della quota 2824,con lungo mezzacosta porta al sentiero segnalato della Val Curciusa in prossimità della Bocchetta de Curciusa, dalla quale per l´ itinerario di salita.


Note:

Selvaggio itinerario, da percorrere con passo leggero, penetra nel profondo della montagna, fin dentro i suoi angoli più reconditi in un intimo contatto tra uomo e natura.


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