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Monte Leone - 3553 m

Via Normale Monte Leone
Il Monte Leone salendo alla Punta Terrarossa. A destra la Cresta W


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Monte Leone
Punto di partenza: Ospizio del Passo Sempione (q. 2005 m)
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1850 m - Totale: 3700 m
Tempo di salita: 6,30 h - Totale: 12,00 h
Difficoltà: EE - A - III- PD+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Ospizio del Sempione. Nessuno sul percorso.
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia con ometti
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 89 Domodossola
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 29/08/1999
Data pubblicazione: 02/11/2009
N° di visualizzazioni: 34830


Introduzione:

Il Monte Leone è la massima elevazione delle Alpi Lepontine: montagna dal profilo imponente e nello stesso tempo elegante vista dalle praterie dell´ Alpe Veglia, presenta un aspetto decisamente più docile dal versante del Passo Sempione. Ascensione di notevole sviluppo e dislivello, con un tratto finale più o meno ostico a seconda dell´innevamento, l´ itinerario proposto corre lungo la cresta W, che si può seguire già da poco oltre il Colle dei Breithorn passando per la quota 3424, e scende dalla Sud compiendo un impegnativo circuito ad anello che tocca entrambe le dorsali. Al Monte Leone si può giungere anche dall´ Alpe Veglia, contornando verso S la base della grandiosa parete NE per poi scavalcare la linea di cresta e portarsi sull´ Alpjergletscher, risalendo il quale a propria discrezione ci si porta all´ una o all´ altra delle creste. Tuttavia, chi proviene dall´ Alpe Veglia in genere sale e scende dalla cresta meridionale, percorso più comodo e breve arrivando da sud. L´ Alpe Veglia si raggiunge da S. Antonio (1440), lasciando a Varzo la superstrada per il Confine di Stato.


Accesso:

Da Milano A26 per Gravellona Toce, quindi per superstrada, direzione confine di stato. Superata la dogana, si attraversano le Gole di Gondo, di eccezionale bellezza, risalendo quindi sino al Passo. Parcheggio nei pressi dell´ Ospizio.


Descrizione della salita:

Dall´Ospizio del Sempione si segue inizialmente la stradina che porta a Rotels, supera alcune casette in pietra salendo verso sinistra sino ad un bivio dove si segue il sentiero sulla destra, rimontando dei pendii erbosi in direzione di un traliccio dell´alta tensione. Passato il traliccio, si punta ad un grosso masso squadrato sotto lo sperone Nord-Ovest dell´Hubschorn a quota 2400 m. circa. Aggirato il masso a sinistra si scende un pendio-canale detritico seguendo il sentierino segnato da numerosi ometti che porta alla morena dell´Homattugletscher. Stando sulla destra, la si risale sul bordo lungo una traccia sempre ben visibile, arrivando ad una conca detritica con grossi pietroni, dominata dalla scarpata rocciosa che sostiene il ghiacciaio. Dalla conca si sale verso destra, ometti e segni di vernice , superando la parete (II) e proseguendo tra roccioni, facili placche levigate e tracce di sentiero verso sinistra, tenendosi ai margini del ghiacciaio, oppure più facilmente ma più faticosamente, ci si sposta sulla pietraia a grossi blocchi risalendola così da evitare la parete . Raggiunto l´Homattugletscher, lo si sale preferibilmente sulla sinistra, prendendo come riferimento la cresta che scende dalla Cima Nord del Breithorn. Per facili pendii che divengono via via più ripidi, superando qualche crepaccio a stagione inoltrata, si raggiunge la spianata nevosa del Breithornpass (3355), dal quale finalmente è possibile vedere la cima del Monte Leone. Piegando a sinistra, in 10/15 minuti si raggiunge il Breithorn Nord, a destra in 30 il Breithorn Centrale (v. relazioni). Dal passo si prosegue in direzione dell´ evidente piramide sommitale, e tenendosi a sinistra si scende l´ Alpjergletscher perdendo circa 150 metri di quota. Giunti sotto la verticale del colletto di quota 3403, la prima depressione a sinistra della vetta, si risale il pendio (30/35 gradi), che può presentare un ultimo tratto di sfasciumi, portandosi sulla cresta W, affacciata sull´ orrida e grandiosa parete nord. Trascurando l´ eventuale traccia che porta in parete, se ne segue il filo superando un primo breve scalino (III), quindi rocce più facili e spostandosi a sinistra si entra in un dietro a placche molto aperto, superato il quale senza altre particolari difficoltà, si prosegue sull´ aerea ed espostissima cresta con passaggi di misto sino alla vetta.


Discesa:

Dalla vetta si scende per balze rocciose e tracce lungo la cresta sud, abbassandosi quel tanto che basta per raggiungere l´ Alpjergletscher (le tracce proseguono dirette all´ Alpe Veglia ed entrano nel ghiacciaio più in basso). Non appena se ne scorge l´opportunità o eventuali segni di passaggio, per ripidi sfasciumi si scende sul ghiacciaio, risalendo al colle dei Breithorn, da dove per la via di salita. Chi non intendesse percorrere la cresta W, può utilizzare questo percorso anche in salita (difficoltà F+).


Note:

La salita del Monte Leone è una grande esperienza alpinistica a tutto tondo, inserita in un contesto spettacolare (magnifica vista sul Fletschorn...) che si presta a soddisfare ogni tipo di esigenza. Rinomata la ´Via della Paretina´, un pendio di neve e ghiaccio di oltre 45 gradi di pendenza, che dal Chaltwassergletscher un tempo arrivava fin sulla cresta W poco prima del colletto 3403, permettendo una salita in piolet-traction. Purtroppo oggi ciò e possibile solo ad inizio stagione e con buone condizioni a causa del continuo regresso dei ghiacciai (v. foto di copertina). Sulla parete NE, alta quasi mille metri, sono state invece aperte alcune dure vie alpinistiche di roccia, mentre molto frequentata è l´ ascensione scialpinistica, una classica che, grossomodo, ricalca l´ itinerario proposto.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 25/06/2015 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Monte Leone - Il M. Leone dal Breithornpass. A sx la Cresta W, a dx la Sud

Il M. Leone dal Breithornpass. A sx la Cresta W, a dx la Sud

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