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Col de Giatei - 2181 m

Foto via normale Col de Giatei non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Croda da Lago-Cernera
Punto di partenza: SP 638 del Passo Giau - 26° tornante (q. 2130 m ca) Val Fiorentina
Versante di salita: NNW
Dislivello di salita: 100 m - Totale: 200 m
Tempo di salita: 1,00 h - Totale: 1,30 h
Difficoltà: E - A - F
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Rifugio-Ristorante "Piezza-da Aurelio" (q. 2175 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia non segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 05/10/2014
Data pubblicazione: 05/10/2014
N° di visualizzazioni: 4100


Introduzione:

Il Col (o Punta) de Giatei, nel sottogruppo del Cernèra, è il punto più alto della cresta erbosa, composta da 5 piccole elevazioni, detta "Crepe de Zònia", che da Forcella Zònia, quasi impercettibile valico a pochi minuti di distanza dal Passo Giau, funge da displuviale fra la Val Codalunga e la Val di Zònia. Punto trigonometrico d´interesse unicamente panoramico, citato da Paul Grohmann nel 1877, fu confine fra l´Impero d´Austria (poi d´Austria-Ungheria) e la Repubblica Serenissima (poi Regno d´Italia) fino al 1918.


Accesso:

Dal valico stradale del Passo Giau (q. 2236 m, 16 km da Cortina d´Ampezzo, 11 km da Selva di Cadore), si scende per 1,8 km circa fin nelle vicinanze del Rifugio-Ristorante "Piezza-da Aurelio "(q. 2175 m).


Descrizione della salita:

Da un fienile recentemente ristrutturato, posto sulla sinistra scendendo, si traversa senza via obbligata per verdi fino alla cresta, che scende scoscesa sul lato della Val di Zònia. La si segue, su tracce labili ma senza difficoltà, in direzione della Val Fiorentina; si superano due elevazioni, e si sale al punto più elevato. Qui, su un ampio pianoro pascolivo, si trova uno strumento di misurazione scientifica dell´ARPA Veneto e i resti di un analogo strumento obsoleto.


Discesa:

Non occorre rifare a ritroso il percorso di cresta; è sufficiente scendere per ripidi ma non difficili verdi verso l´ex Albergo Enrosadira (q. 2100 m ca.). Senza poi raggiungerlo, si obliqua per prati salendo gradualmente sino a raggiungere il fienile di partenza.


Note:

Gita breve e del tutto fuori dalle tracce battute, non oppone alcuna difficoltà. Dal ripiano sommitale si gode un´ampia visuale verso le cime dell´Agordino e d´Ampezzo (Monte Pore, Col di Lana, Settsas, Marmolada, Gruppo del Sella, Sas de Stria, Averau, Cernèra, Croda da Lago) e la tranquillità è scontata. Presumibilmente, la salita dovrebbe essere alquanto sgradevole con pioggia o neve.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 11/04/2017 dalla redazione di VieNormali.it
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