Cima rocciosa isolata e complessa, che si eleva all´estremo W della dorsale principale del gruppo al quale dà il nome, situato fra la comelicese Val Visdende e la conca di Sappada. La via normale, lunga e un po´ monotona, si svolge in ambiente piuttosto selvatico, dapprima su sentiero e traccia segnalati e in alto con passaggi di I su roccette poco esposte e in parte friabili. Non molto frequentata, la salita richiede allenamento e un po´ di attenzione.

Per la strada della Val Visdende, che inizia oltre il ponte sul Piave (a 6 km da Santo Stefano di Cadore verso Sappada), si sale alle poche case di Cima Canale.

Sul retro dell´ex caserma della Forestale, inizia una strada boschiva, che presto diviene sentiero segnavia 130. Il sentiero (ex mulattiera militare) sale in direzione S sul crinale boscoso che limita in destra orografica la Valle delle Forcellette, e lo rimonta a lungo fino ad una spalla. Uscendo dal bosco a destra, si entra nel vallone magramente pascolivo che costituisce la parte alta e più interessante della Valle delle Forcellette. Si rimonta il vallone per tracce di sentiero e da ultimo su ghiaie si raggiunge l´alta e isolata Forcella Grande (q. 2222 m). Da questa si prosegue tenendosi a destra della cresta del Rinaldo, con facile e divertente arrampicata su roccette un po´ ghiaiose (passi di I), fino allo spiazzo della vetta.

Come per la salita.

Faticosa e mediamente impegnativa, la salita del Rinaldo è poco consigliabile se le roccette finali siano bagnate o coperte di neve. Svolgendosi per circa metà del dislivello nel bosco, è senza dubbio più godibile in stagione avanzata, con temperature meno elevate. Dalla vetta, sulla quale si scoprono ruderi di postazioni e di un osservatorio italiano della I Guerra Mondiale, si gode un panorama quasi a giro di orizzonte: in primo piano svettano le Alpi Carniche e le Dolomiti.