Lungo la dorsale che dal Pizzo Tambò corre al Pizzo Ferrè, tra il Passo Zoccone e la Sella del Ferrè sorgono le Cime di Val Loga, che prendono il nome dall´ omonima valle. La Settentrionale (2968), più appartata e tondeggiante, rimane a N della Bocchetta di Val Loga, mentre Centrale (3004) e Meridionale (3003), collegate da un´ aerea crestina rocciosa, percorribile in 15/20 minuti in entrambi i sensi, ne sono a Sud. Pertanto l´ itinerario di salita a queste ultime è comune, variando solo nella parte finale, dove si ha soltanto l´ imbarazzo della scelta di quale delle due salire per prima. Diversamente, raggiungere la Settentrionale dalla Centrale risulta più lungo ed impegnativo, soprattutto per il superamento di un erto scalino, che è preferibile discendere con l´ aiuto di una corda, situato poco prima della Bocchetta di Val Loga. Poco frequentate in estate per la presenza dei più rinomati vicini Tambò e Ferrè , nella stagione scialpinistica vivono il loro momento migliore.

Da Milano a Colico o per la litoranea da Como, oppure con la superstrada di Lecco. Da Colico si segue per Chiavenna, Campodolcino, Passo dello Spluga per giungere infine a Montespluga, sulle rive dell´ omonimo lago artificiale. Seguendo le indicazioni per il bivacco Cecchini, si attraversa il piccolo centro, imboccando la Val Loga e parcheggiando in uno spiazzo prima del divieto di accesso. Esiste anche un´ altra possibilità di raggiungere Montespluga, forse più lunga in terminii chilometrcii, ma certamente meno trafficata e più lineare. Da Milano, autostrada per Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire in direzione Passo S. Bernardino e dopo il traforo continuare sino a Splugen, dove si lascia l´ autostrada salendo al Passo dello Spluga, dal quale in pochi minuti si scende a Montespluga.

Dallo spiazzo si prosegue lungo la sterrata, si attraversa il torrente su un ponte proseguendo sino ad uno stallatico dove termina la sterrata ed inizia il sentiero, che con dolci saliscendi risale la Val Loga con lieve pendenza. Giunti quasi al termine della valle, il sentiero piega decisamente a sinistra, iniziando a salire ripido prima su pascoli, quindi per pietraie per raggiungere su terreno morenico il nuovo Bivacco Cecchini, inaugurato il nove agosto 2009 e visibile già da Montespluga. Dal Bivacco, posto su un terrazzo panoramico, si prosegue a sinistra, con percorso a semicerchio su pietraie e nevai, lungo l´ itinerario del Pizzo Ferrè, che si abbandona una volta sul pendio fronteggiante il bivacco stesso. Per traccia con radi ometti, ci si alza a destra portandosi oltre il crinale che si ha a sinistra, traversando quindi su pietraia ad un costone che si esaurisce sotto un pendio di placche poco inclinate, sormontato da una zoccolo roccioso di una quindicina di metri. Aiutandosi eventualmente con le mani, si risalgono le placche piuttosto lisce tenendosi sul margine destro, sino ad un canalino di fine sfasciume che consente di raggiungere facilmente la cresta in prossimità di due ometti. Seguendone a sinistra il filo piatto, ci si porta sotto ad un salto roccioso che si risale direttamente con facile ma molto esposta arrampicata, oppure lo si contorna alla base sinistra risalendo poi alla cresta per sfasciumi. Dopodichè, senza altri problemi si giunge sulla vetta, con splendida vista sul Pizzo Ferrè.

Come per la salita.

Per raggiungere la cresta di collegamento fra le due cime é possibile una variante che consente una breve ma divertente arrampicata. In questo caso , anzichè tenersi al margine destro delle placche, le si affronta in centro , portandosi sotto lo scalino roccioso. Quindi con arrampicata fino al III- si scala la bella fessura centrale, alta una decina di metri, pervenendo alle placche soprastanti lungo le quali si raggiunge la cresta di giunzione tra e due cime più o meno a metà. Ora non rimane che decidere l´ ordine col quale salirle entrambe.