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Dente del Gigante - 4013 m

Via Normale Dente del Gigante
Il Dente del Gigante dal Colle omonimo


Regione: Val Aosta Aosta
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Monte Bianco
Punto di partenza: Rif. Torino Nuovo (q. 3375 m) Val Aosta
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 640 m - Totale: 1280 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - A - III - AD
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Torino Nuovo (q. 3375 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: IGN 3630 Chamonix
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 06/07/2000
Data pubblicazione: 21/09/2009
N° di visualizzazioni: 59851


Introduzione:

Dritto contro il cielo, il Dente si staglia perfetto sulla linea di cresta sopra Courmayeur, lasciando ammutoliti.


Accesso:

Autostrada Torino-Aosta sino a Courmayeur, La Palud. In funivia si sale al Rifugio Torino Vecchio (3322), quindi per la ripida scala interna al Nuovo (3375).


Descrizione della salita:

Dal rifugio si scende al Colle del Gigante (q. 3365 m), per poi proseguire in direzione NE lasciando a destra le Aiguilles Merbrées. Su ghiacciaio pressoché pianeggiante, si attraversa a sinistra del Colle di Rochefort (3389) e per un pendio più ripido in diagonale ci si addentra nel vallone puntando ad un evidente canalino, che si innalza in direzione di una cresta secondaria contraddistinta da un grande gendarme (3665). Risalito il canalino (45°), si sbuca su una sella a destra del gendarme, dalla quale si prosegue su terreno misto lungo la cresta secondaria sino a raggiungere quella SW del Dente. Si continua per questa su grossi blocchi (II) sin sotto ad un grande gendarme che si aggira a destra su stretta ed espostissima cengia (fare molta attenzione in presenza di ghiaccio, in questo passaggio si sono verificati molti incidenti !) per poi risalire un ripido pendio nevoso che adduce alla cosiddetta Gengiva del Dente. Traversando a sinistra sotto la parete S, in leggere discesa ci si porta alla Salle à Manger (3850-2,30 ore), base di partenza della via. Dall´ attacco si scala una lama staccata aggettante a sinistra, per subito doppiare lo spigolo. Si travera facilmente a sinistra ai piedi di un diedro canale che si segue fino al terrazzino di sosta, alla base delle Placche Burgener dove iniziano le corde fisse : qui si arrestò il primo storico tentativo di Albert Frederick Mummery e della sua guida-amico Alexander Burgener. Sfruttando una serie di fessure, con splendida arrampicata si vincono lle placche alte una quarantina di metri anche senza l´ ausilio delle corde, Giunti su un secondo terrazzino, le corde piegano a destra ad una serie di lame che conducono ai camino sommitali (passaggio molto atletico sulle fisse o V+ di forza), oltre i quali una crestina porta alla Punta Sella (4009). Seguendo l´espostissimo filo, si scende al sottostante intaglio (saltino strapiombante) portandosi sotto la vetta principale , Punta Graham, che si raggiunge con l´ ausilio di una corda fissa.


Discesa:

In doppia lungo la via, oppure dall´ intaglio fra le due cime alla gengiva con 3 calate da 50 m. o 6 con corda singola attrezzate modernamente (consigliata). Quindi come per la salita.


Note:

Splendida ascensione in ambiente grandioso con panorama mozzafiato su Bianco, Cresta di Rochefort e Grand Jorasses, che sembra di poter stringere in un unico abbraccio. Non bisogna tuttavia dimenticare la quota cui ci si trova, pertanto oltre naturalmete a saper padroneggiare le manovre di corda e assicurazione, è consigliabile affrontare l´ ascensione con meteo stabile, parete asciutta e, possibilmente, zero termico sopra i 4000, anche se la favorevole esposizione SW riscalda presto la parete


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