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Pizzo Cassimoi - 3129 m

Via Normale Pizzo Cassimoi
Vadrecc di Sorda e Pizzo Cassimoi.


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Adula
Punto di partenza: Lago di Luzzone, loc. Larecc (q. 1630 m), Val di Blenio Val di Blenio
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,30 h
Difficoltà: EE - A - II - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Capanna Scaradra (q. 2173 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: si
Cartografia: CNS 1233 Greina 1: 25000
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 22/09/2007
Data pubblicazione: 26/08/2009
N° di visualizzazioni: 5060


Introduzione:

Esperienza intensa, con neve e ghiaccio, vissuta in solitaria dall´ autore, rimasto incantato dalla Bellezza della Cima NW (3128) del Cassimoi in occasione della salita al Plattenberg.


Accesso:

Da Milano autostrada dei laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire in direzione Passo del S. Gottardo fino a Biasca, dove si prende la cantonale per il Passo Lucomagno e la Valle di Blenio. Risalire la valle che offre scorci incantevoli, e poco dopo aver superato il centro di Olivone, in prossimità di un albergo-ristorante, abbandonare la cantonale per Lucomagno e svoltare a destra per Campo Blenio. La strada sale ripida, supera una lunga galleria che attraversa il Pizzo Rossetto, giungendo a Campo Blenio. Sempre dritti in direzione di Ghirone, da dove si sale alla diga del Luzzone. Qui prestare attenzione, bisogna prendere la deviazione ´corona diga´, che consente di attraversare il grande sbarramento sulla sua estremità superiore. Oltrepassata la successiva galleria, si costeggia il lago sino a Larecc, dove si parcheggia in un piccolo spiazzo subito prima di una baita.


Descrizione della salita:

Seguendo i cartelli indicatori, si prende il sentiero che sulla destra sale ripido nel lariceto, diretto alle Alpi di Scaradra e al Passo Soreda. Superato il primo tratto, il sentriero prosegue a mezza costa, con ampia vista sull´ orrido sottostante, ad imboccare la Val Scaradra. Spettacolare la punta NW del Cassimoi che domina interamente la scena, oscurando la bellezza del Torrone di Nav e, soprattutto, della Punta di Scaradra (a destra). Raggiunta l´ Alpe di Scaradra di sotto (1797), il sentiero risale tutta la valle per poi superare con ripida ascesa sulla sinistra le bancate rocciose che la chiudono, pervenendo nell´ ampio pianoro dell´ Alpe Scaradra di sopra (2173). Una traccia sulla sinistra porta alla bella costruzione in sasso della Capanna Scaradra, che può fungere da base d´ appoggio nel caso si volesse compiere più ascensioni (Plattemberg, Cassinello, Punta di Scaradra, di Val Sorda oltre al Cassimoi). Trascurando la traccia per la Capanna, si prosegue in direzione del Passo Soreda, aperto fra la quota 2915 del Plattemberg e il Cassinello, e quando questo piega a sinistra lo si abbandona attraversando la piana in tutta la sua lunghezza. Cercando di evitare al massimo i saliscendi fra le varie vallette formate dal torrente, si raggiunge una morena che scende evidente dalla cresta N che si ha difronte, a destra del ghiacciaio. La si risale sino a della placche che si contornano a sinistra o si superano direttamente, quindi per pietrame si raggiunge il costolone N che racchiude il Vadrecc di Sorda. Lo si segue verso destra sino al castello sommitale della Cima NW (3128) che si sale direttamente oppure si contorna raggiungendola da sud. Dalla vetta, si scende al colletto che separa le due cime, e per grosso pietrame si raggiounge la Cima SE (3129)


Discesa:

Dalla Vetta SE si ritorna al colle fra le due cime , quindi con un traverso su pietraia, senza toccare il Lago Cassimoi (2982, il più alto del Ticino) ci si porta al colle 2828 aperto tra la Cima NW del Cassimoi e la Cima di Val Sorda. Da questo si scende per ripidi sfasciuni alla Piana di Scaradra, da dove all´ alpe e al sentiero di salita.


Note:

Escursione di grande soddisfazione, nella parte alta si svolge interamente senza traccia. Ambiente severo e solitario fanno da cornice ai passi di chi sale.


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