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Pizzo Quadro - 3013 m

Via Normale Pizzo Quadro
La Valle Starleggia, in veste invernale, ed il Pizzo Quadro


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: Starleggia (q. 1660 m), Valle San Giacomo Valle San Giacomo
Versante di salita: E-N-E
Dislivello di salita: 1450 m - Totale: 2900 m
Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EEA - A - II - F+
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Biv. del Servizio (q. 2570 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS - Val Chiavenna, Bregaglia 1:50000
Autore: Guido Caironi
Data della salita: 24/08/2009
Data pubblicazione: 26/08/2009
N° di visualizzazioni: 33409


Introduzione:

Cima della Catena Mesolcina Settentrionale che deve il suo nome alla forma della vetta; si erge alla sommità di tre creste ben delineate, definendo pertanto tre valli: la Valle Sancia a nord, il Bacino del Truzzo (con l’omonimo lago) a sud est, e l’elvetica Valle Mesolcina ad ovest.
La cresta est-nord-est scende accidentata al Motto Alto, ed è da qui che prende il via la nostra ascesa alla vetta. Sul versante settentrionale invece una parete triangolare e concava si appoggia sulla sottostante Vedretta del Pizzo Quadro (oramai, ovviamente, in disfacimento).
La prima ascensione viene ascritta a Ludwig Darmstadter e Johann e Jorg Stabeler, il 10 giugno 1892, per la cresta sud-sud-ovest, in una cavalcata del Pizzo Sevino, Pizzo Forato ed, appunto, Pizzo Quadro.
La salita non è difficile, ma è abbastanza faticosa, anche se è inutile rammentare che dalla vetta la magnifica vista sulla sottostante Valle Spluga (con i suoi numerosi tremila) ripaga ampiamente delle fatiche affrontate.


Accesso:

Avvicinamento automobilistico
Percorrere la Superstrada Milano-Lecco, (o a scelta la sponda occidentale del Lago di Como) dirigendosi verso Chiavenna e verso il Passo dello Spluga (S.S. 36 dello Spluga). Superato l’abitato di San Giacomo Filippo si accede al paese di Campodolcino. Dopo la chiesa si prosegue seguendo le indicazioni per Starleggia, verso Madesimo, voltando a sinistra. Nei pressi del camping incomincia la serpeggiante strada (circa 7 chilometri) che, dopo aver attraversato la frazione “Splughetta”, giunge a Starleggia. Poche centinaia di metri oltre il paese si parcheggia, su strada sterrata in ampio piazzale, poco prima del divieto di transito.


Descrizione della salita:

Prima parte: al Bivacco del Servizio
Partenza: 1560 m, Starleggia
Arrivo: 2570 m, Bivacco del Servizio
Profilo altimetrico: 1010 m.
Tempo medio di percorrenza: 2 ore e 45 minuti
Tipo ambiente: traccia di sentiero
Difficoltà: E
Segnaletica: bandierine rosse-bianco-rosse (un poco sbiadite)
Bivacco del Servizio: accogliente fabbricato in muratura, posizionato poco prima dell’omonimo passo, dispone di 9 posti letto, cucina a gas, illuminazione a pannelli solari; acqua di fusione disponibile nel laghetto retrostante

Lasciata l’auto si continua lungo la sterrata, sino all’Alpe Bocci, all’imbocco del ramo meridionale della Valle di Starleggia. Seguendo una palina segnavia si sale a sinistra, per ripido e ben definito sentiero, in un bosco di larici, sino ad uscire su pascoli aperti. Ora sarebbe auspicabile poter fedelmente seguire il tracciato del sentiero; in realtà le tracce sono numerose e molte sono oramai tornate allo “stato di natura”. I bolli rossi, gialli e le bandierine rosso-bianco-rosso sono invece spesso sbiadite e pertanto poco visibili (a volte aiutano più a perdersi che a trovare l’itinerario...). Il bivacco è comunque ben visibile in alto, verso sud ovest. Conviene pertanto avvicinarsi alla lunga dorsale, denominata Fil Marsc che, alla nostra destra, risale dapprima prativa e poi rocciosa sino al Motto Alto (che si erge proprio alle spalle del bivacco). Giunti sul filo, se avremo fortuna, potremo addirittura ritrovare la traccia originale del percorso e qualche segnavia non ancora scomparso.
Continuando per il crestone (alcuni ometti ancora eretti, altri caduti) si giunge alla larga sella (2423 m) dove confluisce l’itinerario che parte da Campodolcino (palina segnavia). Attraversando ora a sud-sud-ovest ben sotto il filo di cresta la dorsale del Motto Alto, per pendii detritici si raggiunge il Bivacco del Servizio (2570 m).

Seconda Parte: vetta
Quota di partenza: 2570 m, Bivacco del Servizio
Quota Cima: 3013 m.
Profilo altimetrico: 443 m
Tempo medio di percorrenza: 1 ora e 30’
Tipo ambiente: traccia di sentiero, passaggi rocciosi Difficoltà: EE la prima parte, poi F+ (passaggi sino al II° U.I.A.A.)

Alle spalle del bivacco una breve salita conduce ad una sella a quota 2600 m. (alcune centinaia di metri a nord ovest del Passo del Servizio); con magnifica vista sul Bacino del Truzzo, seguendo le numerose bandierine, si scende verso il pianoro sassoso del Pian de Valsen (a sud ovest del Motto Alto, che rimane pertanto alla nostra destra). Abbassandosi un poco (circa una cinquantina di metri) si lasciano poco oltre i segnavia che con decisione scendono a sinistra, lungo l’itinerario per il Rifugio Carlo Emilio (sul lago del Truzzo) e si prende a destra una marcata traccia in costa. Si oltrepassano alcuni canaloni (attenzione, tratti esposti e molto sdrucciolevoli) e si giunge ad una marcata sella tra il Motto Alto e la Cresta est-nord-est del Pizzo Quadro (circa 2780 m.). Seguendo una visibile traccia e i numerosi ometti si risale con fatica sino ad incontrare blocchi di roccia: con facili passi di arrampicata (II° grado), a tratti esposti, si sceglie la linea di salita più opportuna ed, in breve, si mette piede sull’ampia vetta, nei pressi della Croce di Vetta.


Discesa:

E’ consigliabile, per la discesa, seguire con fedeltà la via di salita (è possibile percorrere alcune varianti ma, considerando lo stato di abbandono dei sentieri, è molto facile perdersi).


Note:

Un altro scalatore segnala la seguente alternativa alla prima parte del percorso per raggiungere il bivacco.
Lasciata l´auto al parcheggio si prosegue lungo la sterrata sino alla prima alpe adagiata sulla sinistra della valle. Vi sono più possibilità per raggiungerla dalla strada, quindi ci si porta alle baite più alte dove si incontra una traccia segnalata (c´é una fontana) che poco più avanti diviene un´ampia mulattiera, visibile già dalla sterrata. Seguendo la mulattiera, si gira la costa, ritrovandosi tra ampi pascoli all´imbocco della Valle di Sancia dove si trova una piccola diga per la presa dell´acqua. A sinistra della diga si vede il muraglione di una condotta dell´acqua su cui corre una pista (palina segnaletica) che torna verso valle. La si segue sino in prossimità del piccolo bacino dove termina, e nel prato a destra su un grande masso si nota molto bene la bandierina rorro-bianco-rosso indicate il sentiero che si intravede fra l´erba sul fianco della montagna. Si prende a destra il sentierino che con ripidi tornati prende velocemente quota per poi proseguire in traverso sino ad un colletto dove inizia la cresta che si seguirà piuttosto fedelmente fino in prossimità del Bivacco del Servizio dove taglierà a sinistra sotto il Moto Alto. La traccia, poco battuta, a volte è poco evidente, ma sempre presente, come l´ottima segnalazine a bolli giali, rossi e bandierine roso-bianco-rosso oltre a molti ometti.


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Via Normale Pizzo Quadro - Il Bacino del Truzzo, dal Passo del Servizio

Il Bacino del Truzzo, dal Passo del Servizio

Via Normale Pizzo Quadro - Passi di arrampicata prima della Vetta
Passi di arrampicata prima della Vetta

Via Normale Pizzo Quadro - Il Bivacco del Servizio (q 2570 m.)
Il Bivacco del Servizio (q 2570 m.)
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