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Stegenhorn - 2820 m

Via Normale Stegenhorn
Lo Stegenhorn dalla diga di Lucendro.


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo San Gottardo
Punto di partenza: Diga del Lago di Lucendro (q. 2080 m), Passo del Gottardo
Versante di salita: E-S
Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,30 h
Difficoltà: EE - A - I+ - F
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Senza traccia
Libro di vetta: si
Cartografia: CNS 1251 Val Bedretto 1:25000
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 14/08/2009
Data pubblicazione: 16/08/2009
N° di visualizzazioni: 3118


Introduzione:

Bella piramide arrotondata, lo Stegenhorn domina il lago di Lucendro, facendo parte della dorsale che a W corollla il lago partendo dal Winterhorn e terminando al Pizzo Lucendro. E´ indiscutibilmente la cima più attraente meglio definita ed appariscente di tutta la catena.


Accesso:

Da Milano per autostrada sino al Passo del S. Gottardo. Raggiunto il Passo, si seguono le frecce per l´ Ospizio, quindi si costeggia il laghetto e quando la strada prende a scendere, si svolta a sinistra (scritta in vernice x Lucendro) passando sotto l´ autostrada, e subito dopo di nuovo a destra per scendere una sterrata che porta sotto la diga, dove si parcheggia


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si segue la stradina asfaltata chiusa al traffico che sale sopra la diga, dove diviene sterrata. Si costeggia il lago sino al suo fondo dove un ponte supera il torrente tributario del lago. Abbandonata la strada, si bordeggia il torrente (il lato sinistro è più agevole ma poi bisogna riguadare) sino ad un costone di roccia ed erba cui ci si tiene a destra, puntando al canale che scende dal colle di quota 2722 posto a sinistra della vetta. Per erba abbastanza ripida intervallata a pietrame, ci si porta a lato del canale spesso ingombro di neve ove scorre un torrente, stando a destra di alcuni costoloni rocciosi. Quando questi terminano, si traversa su ripido pendio erboso al torrente, seguendone il corso sino alla strozzatura prodotta da una gruppo di rocce(ometti eretti dall´ autore). Si attraversano i vari rii in cui il torrente si divide, e per pietraia ci si porta sotto al colle di quota 2722 senza particolari difficioltà (solo l´ ultimo tratto è compoisto di sfasciumi instabili che è meglio affrontare con neve ben assestata) . Dal colle si volge a destra e per lingue d´ erba e terra, evitando i grossi blocchi, si raggiunge il castello sommitale. Su blocchi e tavole di pietra si arriva infine in vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Splendida salita fuori traccia, dove i passi sono leggeri e l´ animo si libera da ogni pensiero.


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