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Torre Wundt - 2517 m

Foto via normale Torre Wundt non disponibile


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Cristallo
Punto di partenza: Rif. F,lli Fonda Savio al Passo dei Toci (q. 2367 m)
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 180 m - Totale: 360 m
Tempo di salita: 1,45 h - Totale: 3,00 h
Difficoltà: E - AR - IV - AD+
Periodo consigliato: estate - primo autunno
Punti di appoggio: Rif. F.lli Fonda Savio al Passo dei Toci (q. 2367 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 03 - Dolomiti Ampezzane 1:25000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita:
Data pubblicazione: 14/08/2009
N° di visualizzazioni: 11888


Introduzione:

La Torre, snella guglia dolomitica del gruppo dei Cadini di Misurina, che si eleva vicino al Rifugio F.lli Fonda Savio al Passo dei Toci. La via qui presentata non è la normale della Torre Wundt ma la via Mazzorana-Del Torso sulla parete Sud. La via normale vera e propria si trova nella parete Nord e presenta difficoltà di II/II+ mentre quella descritta ha difficoltà superiori. Si tratta della via certamente più famosa e sicura per raggiungere la vetta della Torre, e di una delle scalate classiche più frequentate delle Dolomiti. Merita una ripetizione, perché è una salita divertente, varia, su roccia molto solida ed esposta. La via da SE (salita dalla guida P. Mazzorana con S. Del Torso il 07/09/1938) segue le fessure e i camini che solcano il settore centrale della parete. Piegando da ultimo a sinistra per cengia e gradoni e uscendo in vetta sul versante SW.


Accesso:

Si sale al Rifugio dalla strada fra Misurina e il Rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo per comodo sentiero (v. relazione Cima Cadin di San Lucano). Dal Rifugio si scende brevemente verso il Cadin dei Toci, abbandonando il sentiero per risalire per tracce le ghiaie a destra fino al punto più alto, al centro della parete. Si attacca in corrispondenza di una breccia, alla base di una marcata fessura (15 minuti ca.)


Descrizione della salita:

Si sale la fessura, aggirando a destra un grande blocco incastrato e sostando sopra il blocco su anello cementato (40 m ca., III+). Si continua direttamente fino alla base di una evidente fessura. Sosta su anello cementato (15 m ca., III+). Si segue la fessura di roccia giallo-nera, stretta e verticale, tenendosi sulla parete destra (è possibile assicurarsi su blocchi incastrati nella fessura), e uscendo da ultimo a destra su un comodo terrazzo. Sosta su anello cementato (30 m ca., IV, III). Si supera un marcato camino, stando sull´appigliata parete sinistra (2 ch.); alla biforcazione si prende il ramo destro e si sosta in una grotta nera, su anello cementato (40 m ca., III+). Si esce con breve ed esposto traverso in parete a sinistra, e si prosegue direttamente per roccia articolata fino ad una cengia detritica sul lato SW, sotto il risalto finale. Sosta su spuntone (20 m ca., III+). Per facili gradoni con ghiaia si esce sulla cima S (II).


Discesa:

Dalla cima si scende qualche metro a NW, ad un ancoraggio per corda doppia . Con calata di 20 m si imbocca un diedro-canale, lungo il quale si scende (II, possibile anche una seconda calata) fino ad una zona di rocce poco inclinate e non sicure. Si obliqua a sinistra per tracce su gradoni, mirando ad una forcella: la si oltrepassa, per quadagnare una vicina seconda forcella sul versante NW della Torre. Da qui si imbocca il canale ghiaioso che scende a S, giungendo in breve presso l´attacco e sul sentiero (1 ora).


Note:

Salita di grande interesse alpinistico e soddisfazione, su roccia ottima e ben attrezzata, piuttosto frequentata. Dalla cima si gode un bel panorama sui Cadini, Cristallo, Tre Cime di Lavaredo. La discesa si svolge lungo la via normale, oggi disertata. Non servono chiodi perché la fessura è ben attrezzata: utile comunque un paio di Kevlar per le clessidre.


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