E´ la prima e la meno corposa delle tre Pale Pezories, montagne poco note e ancor meno frequentate che chiudono a W il sottogruppo del Pomagagnon. La cima è una cupola erbosa e detritica, collegata ai sottostanti Prati del Pomagagnon dai resti di una mulattiera di guerra. La III Pala non offre emozioni alpinistiche, ma garantisce un traguardo solitario e silenzioso, una vetta che non richeide funambolismi in un ambiente ancora integro, dove i pensieri corrono in libertà ...

Dal Ristorante, posto sulla Strada 51 d´Alemagna a 11 km da Cortina, si scende al ponte sul Rio Felizon e s´imbocca (tab.) la strada forestale segnavia 203, che risale la Val Padeon fino alla località I Casonate (q. 1690 m). Varcato il ponte sul Rio Bosco (tab.) si imbocca il sentiero segnavia 202, che si inoltra in Val Pomagagnon fra betulle, alberi, mughi e detriti, risalendola ed uscendo sui pascoli alla base delle rocce (Prati del Pomagagnon).

Dai Prati ci si porta in breve per tracce all´inizio di un evidente, diruto sentiero di guerra, che inizia nei pressi delle macerie di una casermetta italiana e risale il ripido fianco E della III Pala. Salendo al meglio su zolle erbose e detriti, in breve si tocca il culmine della Pala.

Come per la salita.

Offuscata per fama e frequentazione dalle adiacenti cime del Pomagagnon, che offrono arrampicate e vie ferrate arcinote e consumate, oltre che un diversivo per chi si trova a Forcella Pomagagnon ed ha voglia di muovere qualche passo in più, la III Pala apre comunque una bella visuale sul mondo alpino circostante. Ma ciò che conta di più lassù è l´ambiente, e il fatto che raramente si troverà qualcun altro a contenderci il passo.