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Blinnenhorn - 3374 m

Via Normale Blinnenhorn
Il Blinnenhorn visto dalla Gran Sella del Gries


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Monte Leone
Punto di partenza: Lago di Morasco (q. 1750 m)
Versante di salita: S-W
Dislivello di salita: 1650 m - Totale: 3300 m
Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 10,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: luglio - settembre
Punti di appoggio: Rif. C. Mores (q. 2550 m) - Rif. Claudio e Bruno (q. 2720 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia con ometti
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 89 - Domodossola 1: 50000
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 14/08/1992
Data pubblicazione: 22/07/2009
N° di visualizzazioni: 33933


Introduzione:

Il Blinnenhorn o Corno Cieco, è la cima più alta del comprensorio, mostrando dal Nufenenpass un´ immagine veramente grandiosa con la sua figura piramidale che domina l´ imponente ghiacciaio del Gries.


Accesso:

Da Milano, autostrada per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada, seguendo le indicazioni per Formazza. Superati Crodo, Baceno e Premia, si giunge a Ponte di Fomazza, da dove alla Cascata del Toce, la seconda d´ Europa per altezza, per giungere a Riale. Al bivio si tiene la sinistra per Morasco. Raggiunta la grande diga, si costeggia il lago sinoal suo termine, parcheggiando nel piazzale ne pressi della Funivia di servizio dell´ ENEL.


Descrizione della salita:

Dal piazzale si scende ad attraversare il fiume per poi risalire il fianco destro del vallone ove scorre il Rio dei Sabbioni che scende dal Lago omonino. Il sentiero procede ripido fino al primo pilone della teleferica di servizio, poi si addolcisce arrivando al Baitello Zum-stock dove si incontra il bivio per il rifugio Città di Busto. Si tiene la sinistra, seguedo per i Sabbioni, si attraversa il torrente passando sull´ altro versante, e per una serie di dossi erbosi e un ultimo tratto di sfasciumi si giunge al rifugio Cesare Mores. (2550), posto poco sopra la diga. Dal rifugio si scende ad attraversare la diga, costeggiando la riva destra del Lago dei Sabbioni, sino ad un bivio dove si prende a destra (indicazioni ) risalendo un ripido dosso erboso che adduce ai piani pascolivi superiori, lungo i quali si raggiunge il Rfugio Claudio e Bruno, di proprietà dell´ Organizzazione Mato Groso , interamente ricostruito a metà degli anni novanta e gestito da volontari. Di lato al rifugio, si alza il sentiero, sempre segnalato, diretto al Rifugo 3A, anch´ esso dell´ OMG, che si segue sino ad un bivio dove lo si abbandona prendendo a sinistra. Il sentiero diviene traccia, risalendo tra sfasciumi, nevai e roccette sino al fornale che racchiude la testata del ghiacciaio del Gries, che si contona interamente verso W (sinistra salendo) , sino ad incrociare la traccia proveniente dal ghiacciaio stesso. Un ultimo faticoso tratto di cresta tra sfasciumi e placche scistose e si raggiunge la vetta. Stupendo panorama sui quattromila del Vallese, in particolare Finsterarhorn e Lauterarhorn. Splendido colpo d´ occhio anche sul Turbhorn , dirimpetto oltre il ghiacciaio di Hosand.


Discesa:

Come per la salita. Oppure, con percorso ad anello, una volta incrociata la traccia proveniente dal Griesgletscher incontrata salendo, si prende a sinistra per questa, attraversando interamente la testata del ghiacciaio, sul quale in questo tratto, in genere, non servono i ramponi. Puntando all´ evidente sella tra il Rothorn a sinistra e la quota 3141 a destra, la si raggiunge, scendendo poi per un ripido e franoso canalino al sottostante Ghiacciaio del Siedel. Lo si attraversa orizzontalmente sino ad una crestina per la quale si arriva al Rifugio 3A e quindi al Claudio e Bruno, altrimenti lo si discende interamente sino alla Piana dei Camosci da dove al Rifugio Città di Busto.


Note:

Escursione di grande respiro, compiendo il ritorno col percorso ad anello è possibile concatenare il Rothorn (3287, v. relazione).


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