La più alta Cima del gruppo del Brenta. Davvero interessante per la completezza alpinistica (lungo avvicinamento, ghiacciao, facile arrampicata e ritorno da via ferrata) nonostante le difficoltà non eccessive.
Da San Lorenzo in Banale si seguono le indicazioni della Val Ambiez fino alla fine della strada transitabile. Lasciata la macchina al Ponte delle scale si prosegue verso il Rifugio Agostini. Lunga la salita del primo giorno (1500 m di dislivello) per giungere al rifugio.
Il secondo giorno si segue il sentiero ben segnato che sale verso la vedretta d'Ambiez. A quota 2750 m si attraversa il ghiacciao (ramponi necessari a fine stagione, si può evitare di portare la picozza). Si piega a sinistra (W) verso l'evidente Bocca D'Ambiez, ove è attrezzata una breve ferrata fino alla Bocca D'Ambiez (2870 m). Si percorre, quindi, per pochi metri a destra il sentiero attrezzato che sale dal versante opposto fino a notare all'altezza dei cavi d'acciao la scritta nera Via Migotti alla Tosa. Le difficoltà modeste (I+ max II) consentono di avanzare in conserva seguendo, lungo la via, degli sbiaditi segni rossi che salgono sempre ove la via appare più intuitiva. Giunti ad un ampio spallone si risale una placchetta (II) piegando a sinistra e, continuando in quella direzione si risale lungo un ampio canale appoggiato. Si sbuca, quindi, sul vastissimo pianoro sommitale di Cima Tosa, con qualche lingua di neve da attraversare, per giungere, infine, alla Madonnina di vetta.
Come per la salita. Oppure dalla normale con una calata in doppia nel camino. E' a questo punto possibile decidere di tornare al rifugio Agostini piegando a sinistra su sentiero o proseguendo a destra fino alla Sella del Tosa prendere la ferrata Brentari che riporta sul ghiacciao d'Ambiez (scale negli ultimi metri leggermente strapiombanti) da cui, seguendo il tracciato dell'andata, torneremo al rifugio Agostini.
