Il Monte Re è stato oggetto di ricchi giacimenti minerari di piombo e zinco ampiamente sfruttati da epoca remota fino al 1990. Oggi la vecchia miniera denominata di Raibl è visitabile a pagamento su prenotazione.
Da Tarvisio o da Sella Nevea si raggiunge il paese di Cave del Predil ( q. 900 m. ). Si oltrepassa la sede della miniera e si prosegue su strada asfaltata sino ad un bivio. Alcuni cartellini in legno indicano la direzione per il Monte Re. Dopo 5 minuti si arriva all'imbocco della strada sterrata che conduce ai vecchi fabbricati che ospitavano il personale minerario. Si parcheggia in apposito spiazzo sassoso.
Si segue la strada in salita per circa 15 minuti fino ad intercettare un cartello CAI che indica la direzione del sentiero 665 diretto alla cima del Monte Re. Si prosegue fino ad un manufatto ove termina la sterrata. Da qui in poi si segue il ripido ma facile sentiero che percorre tutto il versante boscoso del Monte fino a giungere dopo circa un'ora e trenta su una prima cima denominata Piccolo Re ( q. 1494 m. ) ove è presente una costruzione a forma di croce con oggetti simbolo della vecchia miniera. Dopo breve tratto pianeggiante il sentiero si inerpica ripidamente su bosco e poi su mughi. Dopo un'altra ora abbondante si arriva sulla cupola sommitale ove è presente una croce sormontata da un copricapo a forma di corona imperiale a ricordo dell'impresa del Re Alboino che nel 568 d. c. salì su questo monte. Panorama estesissimo in ogni direzione. Ben visibili il Jof Fuart, cima Cacciatore, cima del Lago ed il Mangart.
Come per la salita.
La salita avviene su sentiero ripido che non concede tregua tranne un brevissimo tratto presso la cima del Piccolo Re. Interessante anche visitare per la sua bellezza il vicino lago di Cave del Predil.
