Si trova a poche centinaia di metri dal più rinomato Föisc. Dall’itinerario di salita il toponimo non gli si addice, da questa prospettiva appare con una verdeggiante calotta sorretta da ripidissimi pendii erbosi che la cingono da W a E. Bisogna infatti raggiungere la cresta sommitale per ammirare verso N i vasti e idilliaci pianori d’alta quota che gli conferiscono questo nome. Riguardo l’itinerario di salita da SSE, l’autore della Guida del CAS riporta testualmente “Dalla Bocchetta di Föisc si segue il sentiero che, passando vicino alla vetta, permette alle mucche di recarsi all’Alpe di Lago”. In effetti, questo sentiero sfrutta gli unici punti deboli del versante meridionale.
Dalla Bocchetta di Föisc (q. 2122 m) in 15 minuti si può raggiungere facilmente anche il Föisc (q. 2208 m) e il rifugio omonimo che si trova dieci metri a S della vetta, incustodito ma sempre aperto. Vedi relazione: Föisc
Dall’autostrada Lugano - S. Gottardo si esce ad Airolo e da qui si raggiunge Madrano. Venti metri sopra la chiesa, nel nucleo di questa località, c’è un parcheggio attualmente gratuito.
Di fronte al parcheggio ci sono numerosi cartelli indicatori, quello che ci riguarda riporta: Buco di Ce h 1.35. Si percorre la strada sulla destra per un breve tratto, quindi la si abbandona e a sinistra si seguono i segnavia che portano a risalire le gradinate tra le case.
Poco sopra c’è un bivio segnalato, si prende a sinistra per Buco di Ce e poi al successivo bivio, ancora a sinistra e siamo al termine dell’abitato. Una stradina, prima asfaltata poi sterrata, taglia i prati con un percorso semicircolare da S a N. Cinquanta metri prima di raggiungere le case di Frasnè di Fuori, c’è un bivio segnalato. Si abbandona la stradina e s’imbocca il sentiero sulla destra, con le solite indicazioni per Buco di Ce.
Il sentiero sale ripido nel bosco e a lungo, in direzione ENE. Si passa da Valdogna (1439 m), Tecc e poi si arriva all’alpe Buco di Ce (q. 1680 m). Da qui, seguendo le indicazioni dei cartelli per Bocchetta di Föisc h 1.30 e Rifugio Föisc h 1.45, si sale su pista sterrata verso SE e poco dopo si arriva alle baite di Ce di Fuori (q. 1723 m). Si prosegue lungo la pista e più avanti a (q. 1846 m) c’è un bivio. È indifferente prendere a destra o sinistra, a destra si passa da Pian Töi (q. 1893 m), a sinistra da Piano dei Sciuch (q. 1887 m).
In entrambi i casi si giunge alla località Piatto dei Larici, ormai al termine del bosco e della pista. Da qui si sale in direzione NE, lungo i prati con radi larici. I segnavia sono riportati su paletti fissati nel terreno. Si sale con moderata pendenza fino alla Bocchetta di Föisc (q. 2122 m) che si trova a SSE della vetta. Da qui, un elementare sentiero, riportato anche sulla CNS, ma non segnalato, sale inizialmente verso la cresta S. Quando la cresta s’impenna, il sentiero traversa il pendio erboso sulla destra, poi risale un breve canale verso sinistra e in 15 minuti dalla bocchetta si arriva sulla cima (q. 2239 m).
Se si vuole raggiungere il punto più elevato della cresta tra il Passo del Camoghè e la Bocchetta di Föisc, dalla vetta si seguono verso NE le gobbe erbose, senza alcuna difficoltà e in circa dieci minuti si arriva alla (q. 2245 m).
Come per la salita.