La Dorsale N è interamente boschiva dalla partenza fino allo Zucco di Desio, tranne in alcune radure. Mentre la cresta che collega questa anticima alla vetta del Monte Due Mani è in prevalenza erbosa con qualche roccia, ma non presenta difficoltà. Come variante di discesa si propone l’itinerario classico del versante E fino alla Bocchetta di Desio, poi quello della Valle Grignoni che in basso prende il nome di Val del Lupo. In questo modo si compie un consigliabile itinerario ad anello con partenza e arrivo a Casere di Maggio.
Tutti i sentieri riportati in questa relazione sono segnalati da cartelli e di difficoltà E. I segnavia attualmente sono sporadici ma la traccia è sempre ben evidente.
Da Lecco si sale in Valsassina e alla rotonda presente al termine di Colle Balisio si prende a destra per Cremeno e Barzio. Dopo circa 1300 m dalla rotonda si arriva a Garabuso e da qui si svolta a destra verso la località Casere di Maggio. Si sale fino alle case più in alto, dove ci sono alcuni parcheggi a destra della strada. Siamo in via Casale Garabuso.
Dal parcheggio si percorre in lieve salita la via Casale Garabuso. Al trivio che c’è dopo circa 30 m si svolta a destra sulla via Casere civici 8 - 10 e poco più avanti si prende a sinistra. Qui inizia una pista sterrata, segnalata da un cartello che riporta: Zucco di Desio h 2.30 e Monte Due Mani h 2.40. La pista traversa poi a destra (SW), alta sopra i ruderi di un vecchio stabile (vedi 1a immagine di dettaglio). Si sale in questa direzione fino ad una radura con una grande baita, dove la pista termina (vedi 2a immagine di dettaglio).
Il sentiero che prosegue è quasi pianeggiante. Lo si segue per un centinaio di metri, fino ad un bivio segnalato. Qui si prende il sentiero di sinistra (SSE) che sale nel bosco per un lungo tratto. Giunti al margine superiore di un profondo canalone roccioso, si svolta a sinistra e si affronta un traverso in direzione NE. La traccia prosegue poi in direzione S.
Più avanti si traversa quasi in piano una dorsale libera da alberi e con alcune fontane in cemento. Il sentiero sale poi a lungo nel bosco fino in cima allo Zucco di Desio (q. 1651 m). Da qui si scende alla Bocchetta di Bertena (q. 1615 m) ed infine si sale alla vetta del Monte Due Mani (q. 1666 m), senza particolari difficoltà. In lieve discesa si raggiunge poi la croce e il Bivacco Locatelli-Milani-Scaioni (q. 1657 m).
Abbiamo almeno 2 possibilità:
1) Come per la salita.
2) Dalla Val del Lupo (vedi relazione Monte Due Mani – dalla Val del Lupo).
In sintesi:
abbiamo 2 possibilità per scendere in direzione E dalla cresta sommitale del Monte Due Mani. La prima è di seguire il sentiero che si stacca poco a N della vetta. La seconda è di prendere il sentiero che si stacca poco a S della croce e del bivacco. Un centinaio di metri più in basso essi convergono in un unico sentiero che conduce alla Bocchetta di Desio (q. 1340 m). Da qui s’imbocca il sentiero che scende sul versante destro orografico della Valle Grignoni e alla Cascina Rizzolo. Nella parte inferiore la valle si restringe e prende il nome di Val del Lupo, dove bisogna guadare il torrente 3 volte. Infine si ritorna al parcheggio.
