La Cima di Lago corre sul confine italo-sloveno
Da Sella Nevea si scende sulla statale per il lago del Predil. Dopo circa 4/5 km di discesa quando la strada giunge presso uno spiazzo sul lato destro con tanto di parcometro a pagamento si parcheggia in aree laterali al di fuori del parcheggio a pagamento.
Si entra a piedi nella vastissima area di grava bianca e si oltrepassa una sbarra. Si individuano i paletti biancorossi che individuano il sentiero CAI 653 e poco più avanti anche la cartellonistica che indica il tempo di salita alla Cima del Lago in 4 ore. Si attraversano le ghiaie bianche e si prende l´ampia traccia in salita nella boscaglia. Dopo 20 minuti si arriva ad un bivio che indica diritto il sentiero CAI 654 ed a sinistra il 653 che seguiamo. Il sentiero sale nel bosco ripidamente per circa un´ora e poi attraversata una fascia aperta prosegue su rampe ghiaiose che salgono a zig zag verso una fascia boscosa più alta. Dopo altri 30/40 minuti si giunge ad un nuovo bivio ove il 653 volta a sinistra. Dopo un primo tratto pianeggiante il sentiero sale decisamente verso una cornice che aggira un fianco roccioso. Si segue il ripido sentiero e si perviene ad una zona di mughi e larici e si prosegue per altri 30 minuti. Arrivati sulla sommità prativa del primo avancorpo che precede la discesa alla conca e la successiva risalita finale alla ormai visibile vetta, si scende agevolmente su sentiero esposto sui verdi sottostanti. Ci si cala da una roccia su ottimi appigli e ben scalettata e si scende alla conca prativa. Da qui il sentiero prosegue in salita tra massi e lastre rocciose facilmente percorribili. Dopo altri 30 minuti si giunge sullo spazioso filo di cresta ove è presente il libro firme. Panorama vastissimo verso il lago, verso il Mangart e verso il gruppo del Canin.
Come per la salita.
La salita alla Cima del Lago seppur lunga è facile e ben segnalata.