La rocciosa dorsale del Pentime costituisce lŽestremità orientale del massiccio del Taburno-Camporauro. Osservata da Benevento, per la sua particolare morfologia esso è paragonato alla testa di una donna supina, detta ´Dormiente del Sannio´.
La panoramica vetta offre interessanti visuali sullŽintero massiccio del Taburno-Camposauro e le valli sottostanti, oltre che sul Partenio, Vesuvio e Matese.
Dal paese di Vitulano (q. 469 m, raggiungibile da Benevento attraverso la Fondovalle Vitulanese) si seguono le indicazioni per il campo sportivo; imboccata la via adiacente a questŽultimo, si sale fino ad una fontana presso un bivio, dove si imbocca il ramo di sinistra. Al termine di questo si svolta a destra, seguendo lŽindicazione per lŽEremo di S. Menna, e si continua a salire fino ad uno scollinamento; qui si piega a sinistra (tabellone in legno con indicazioni escursionistiche) e si parcheggia nella piazzola al termine del rettilineo (q. 750 m, strada sbarrata per divieto di transito).
Dalla piazzola di parcheggio si segue la stradina asfaltata che con una serie di tornanti risale il versante meridionale della spalla E del Pentime. Raggiunto lEremo di S. Menna (q. 934 m - 0,45 h dal parcheggio), si prosegue nel retrostante pianoro di Località Serre, piegando subito a W per attaccare la dorsalina disseminata di alberi di rovero. Seguendo le confuse tracce di salita tra le roccette, in breve si raggiunge un ristretto pianoro panoramico (q. 1050 m circa); mantenendosi sulla crestina rocciosa si prosegue fino alla vetta, dove è collocata una grossa croce metallica.
Proseguendo lungo la cresta ondulata per circa 1 km, si giunge al vero culmine della dorsale del Péntime, di qualche metro più alto della vetta stessa: il Pizzo del Tesoro (q. 1176 m - 0,20 h dal Péntime).
Come per la salita.
Salita priva di difficoltà tecniche ma complicata dalle difficoltà di orientamento nel tratto di salita seguente allŽEremo di S. Menna (traccia quasi invisibile, non segnalata, su erba e roccette affioranti).