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Pizzo Stagno - 2183 m

Via Normale Pizzo Stagno
Pizzo Stagno, Bocchetta di Cavalla e cresta di salita dal Moncucco


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Laurasca
Punto di partenza: Fondi Gabbi (q. 1250 m), Val Loana Val Vigezzo
Versante di salita: NE-NW
Dislivello di salita: 970 m - Totale: 1940 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h
Difficoltà: EE - A - II+ - PD-
Periodo consigliato: maggio - ottobre
Punti di appoggio: Baita sempre aperta di Scaredi.
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 89 Domodossola
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 06/11/2001
Data pubblicazione: 01/12/2009
N° di visualizzazioni: 8781


Introduzione:

Bella e poco frequentata cima sul confine con la Val grande, il Pizzo Stagno a N offre una bella cresta interessata dalla presente relazione, mentre a sud è collegato al Cimone di Straolgio da una cresta che si fa impegnativa nei pressi della depressione fra le due cime. A W, un´ altra cresta lo unisce al Pizzo dei Diosi, forse più impegnativa delle precedenti e che l´ autore si è ripromesso di percorrere, prima o poi.


Accesso:

Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana, al termine della quale si trova Malesco. Seguendo le indicazioni, a destra si segue per la Val Loana, percorrendola interamente sino a Fondi Gabbi dove termina la strada.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si attraversa il Loana, raggiungendo il gruppo di baite sull´ altra sponda, dove si trova anche un agriturismo. A lato delle baite parte un sentiero (indicazioni Bocchetta di Cavalla) che sale ripido in un faggeto per uscire fra sterpi ed erba alta all´ Alpe Cavalla, recentemente riattata, da dove si raggiunge la omonima Bocchetta (1940), aperta col Moncucco (1968) a destra. Abbandonata la traccia che continua per la Bocchetta di Vald, ci si dirige a sinistra, indicazioni, lungomuna ripida traccetta fra i rododendri, sino a portarsi alla cresta NNW. Stando sul filo roccioso affiorante dalla vegetazione sottostante, con divertente e facile arrampicata (II+ max) si arriva poco sotto la vetta, che si raggiunge con un ultimo tratto erboso. I passaggi più impegnativi possono essere tuttavia evitati, generalmente a sinistra.


Discesa:

Come per la salita. Oppure lungo il costolone ENE ad incontrare il sentierino che dall´ Alpe Rialone va all´ Alpe Cavalla. Una volta incrociatolo, lo si segue a sinistra sino alla via di salita. E´ tuttavia consigliabile proseguire lungo la cresta S scendendo al successivo colle superando in arrampicata un passaggio che a seconda dei casi può richiedere l´ uso della corda (II+, esposto). Quindi direttamente dal colle si scala la successiva placca di una decina di metri (II+), riportandosi in cresta, che si segue sino alla vetta del Cimone di Straolgio, dal quale si scende per la normale (v. relazione). Itinerario seguito dall´ autore.


Note:

Interessante salita, si svolge in ambiente prettamente valgrandino, con basse difficoltà ma notevoli esposizioni e nessuna protezione.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 17/06/2013 dalla redazione di VieNormali.it
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