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Pizzo dŽIntermesoli - Vetta Settentrionale - 2483 m

Via Normale Pizzo dŽIntermesoli - Vetta Settentrionale
Vetta Settentrionale dŽ Intermesoli 2483 m


Regione: Abruzzo Teramo
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso
Punto di partenza: Pietracamela, località Sopratore (q. 1075 m)
Versante di salita: N
Dislivello di salita: 1360 m - Totale: 2720 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EEF
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia non segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: CAI, Sezione dellŽAquila, Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, Carte dei Sentieri, scala 1:25000
Autore: Giuseppe Albrizio
Data della salita: 16/08/2007
Data pubblicazione: 07/08/2009
N° di visualizzazioni: 11397


Introduzione:

Anche questa montagna, (come del resto tante altre superiori ai duemila metri dellŽAppennino) è rimasta sconosciuta alla gran parte degli escursionisti, è grazie alla propaganda fatta dal Club 2000 m che qualcŽuno ha iniziato a frequentarla. Il sentiero, anche se riportato sulle cartine escursionistiche, in realtà, sul campo, è poco evidente, si perde in parecchi punti e si è costretti a percorrere dei tratti ripidi su un terreno molto scomodo. Per vedere la galleria fotografica completa della salita sulla Cima Nord dŽIntermesoli visitare il sito www.lemiepasseggiate.it


Accesso:

La base di partenza dellŽescursione, Pietracamela, si raggiunge per chi proviene da Roma percorrendo la Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-LŽAquila), usciti al casello LŽAquila Ovest si prende la Strada Statale 80 del Gran Sasso direzione Teramo, passato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende dallŽaltra parte fino al bivio per Prati di Tivo-Pietracamela, percorsi 10 Km in salita si giunge al paese. Chi non se la sente di percorrere, per tutta la sua lunghezza, la strada di montagna S.S. 80 anziché uscire a LŽAquila Ovest può continuare a percorrerre lŽautostrada, oltrepassare il lungo traforo del Gran Sasso (10 Km), e uscire al casello Colledara-San Gabriele-Prati di Tivo, proseguire per Montorio al Vomano e seguire la S.S. 80 a ritroso fino al bivio per Prati di Tivo-Pietracamela, (i tempi di percorrenza non cambiano). Dal centro di Pietracamela si continua in auto verso Prati di Tivo, usciti dallŽabitato si incontra subito un incrocio con una strada che proviene da monte (destra), si imbocca questa via che procede in netta salita, dopo poche centinaia di metri si restringe e diviene cementata, scende ripida per qualche decina di metri e risale sempre ripidamente fino a uno spiazzo dove più avanti non si può andare, qui si parcheggia (località Sopratore quota 1075 m, punto abitato più alto del paese, cŽè un grosso torrione di roccia usato come palestra dŽarrampicata)


Descrizione della salita:

Parcheggiata lŽauto, a piedi si continua per pochi metri in piano, direzione Sud, lungo lo stradino che scende nella Valle del Rio Arno. A un incrocio, poco prima che la via principale diviene sterrata e inizia a perdere quota, si imbocca a sinistra uno stradino cementato che sale in direzione Est, fatti pochi metri lo si abbandona per prendere a destra unŽevidente mulattiera che si inerpica a svolte sul pendio soprastante e poi continua dritta e in piano in direzione Sud, passa accanto a un immagine sacra dove cŽè unŽottima sorgente e più avanti si ricollega alla sterrata lasciata subito dopo lŽinizio dellŽescursione. Si continua su questa via fino a quota 1125 m dove sulla destra si stacca un sentiero che dobbiamo prendere, vicino cŽè unŽaltra immagine sacra, si scende verso il torrente e lo si attraversa su un ponticello a quota 1160 m. Si sale ora a svolte in direzione Ovest verso la località Giunchiera per poi piegare verso Sud-Ovest fino a giungere su una radura dove, di fronte (Sud), abbiamo il boscoso Cimale dellŽAsino (che in realtà è la fine del costone Nord del gruppo montuoso Intermesoli-Picco Pio XI-Vetta Settentrionale dŽIntermesoli-Picco dei Caprai). Qui, a quota 1361 m si abbandona il sentiero segnato che piega verso destra (Ovest) e si continua su una traccia non molto evidente che continua in direzione Sud aggirando il Cimale dellŽAsino dal versante Occidentale (destra). Se non si trova subito il sentiero salire verso Sud-Est nel bosco (non perdere quota verso destra), ritrovata la traccia che qui è molto marcata si procede sempre in direzione Sud e sempre in leggera salita fino a sbucare in una grossa radura (quota 1460 m) Prato Tondo. Qui il sentiero si perde di nuovo, bisogna costeggiare gli alberi di destra salendo in direzione Ovest fino a quota 1500 m dove, nel bosco, si ritrova la traccia che piega leggermente verso destra (Ovest, Sud-Ovest), rimane più o meno a quota costante, attraversa alcune vallette poco marcate, passa alla base di uno sperone roccioso e pietroso e in fine scende in una valletta a quota 1482 m (piccolo omino di pietra), se si prosegue, per errore, ancora avanti nel bosco a mezza costa si incontra un vallone stretto e marcato, riportato molto bene sulla cartina escursionistica. Da quota 1482 m si risale la valletta in direzione Sud (il sentiero in questo tratto non è molto evidente) fino a uscire dal bosco in una radura scoscesa dominata dallŽenorme sperone di rocce e ghiaie che scende dalla Vetta Settentrionale dŽIntermesoli, quota 1540 m. Si piega a sinistra in direzione Sud-Est e si giunge presso una sorgente che sgorga dallo sperone, quota 1562 m, (ottima acqua per dissetarsi e riempire le borracce). Il sentiero dalla fonte in poi ritorna ad essere evidente, sempre nella stessa direzione, rientra nel bosco a quota 1600 m per uscirne definitivamente a 1700 m, in fine, si sale ripidamente a svolte il pendio Nord del Picco dei Caprai 1947 m che si raggiunge dopo aver superato una morena e unŽampia valle piena di enormi massi e pietrai trasportati qui da un antico ghiacciaio. Superato un altro gradone morenico, costituito da un pendio erboso, si tocca quota 2040 m da dove ci si affaccia sulla Conca del Sambuco col suo nevaio protetto dalla grande parete Nord-Est del Pizzo dŽIntermesoli, dalla Vetta Settentrionale dŽIntermesoli e dal Picco Pio XI. Dalla morena della Conca del Sambuco si sale verso destra (Ovest) per poi compiere un largo giro a ferro di cavallo (sempre con faticosa salita) in senso antiorario tenendosi paralleli ai denti rocciosi della cresta (evitando di entrare sugli sfasciumi della stessa Conca) e raggiungendo così il colossale blocco roccioso della Vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Lungo buona parte del percorso bello e inconsueto è il panorama sulle montagne e sui luoghi circostanti da me sempre frequentati ma mai visti da questa angolazione: Corno Grande, Corno Piccolo, Intermesoli, Vetta Settentrionale dŽIntermesoli, Prati di tivo, Val Maone, Corvo, Mozzone. --- vai a vedere lŽalbum fotografico, relativo allŽescursione, sul mio sito web www.lemiepasseggiate.it ---


Revisione:
relazione rivista e corretta il 08/09/2011 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo dŽIntermesoli - Vetta Settentrionale - Vetta Settentrionale dŽ Intermesoli, Corno Piccolo e Corno Grande

Vetta Settentrionale dŽ Intermesoli, Corno Piccolo e Corno Grande

Via Normale Pizzo dŽIntermesoli - Vetta Settentrionale - Giuseppe Albrizio sulla Vetta Settentrionale dŽ Intermesoli
Giuseppe Albrizio sulla Vetta Settentrionale dŽ Intermesoli



 

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