Sassopiatto Via Schuster - 2958 m

Bella salita alla cima di mezzo del Sassopiatto, seguendo la via aperta da Oskar Schuster nel 1896 e attrezzata poco dopo con funi. Non farsi ingannare dal fatto che si chiama ferrata Schuster, è una vera e propria via con tratti di fune.

Provenendo da Arabba (BL) valicare il passo Pordoi e poi prendere a dx verso il p.sso Sella, da Canazei salire verso sinistra per il P.so Sella-Pordoi e poi proseguire per il P.so Sella. Dalla Val Gardena in direzione S verso il P.so Sella. Lasciare l’auto nel parcheggio degli impianti di risalita poco dopo il passo provenendo da Arabba o Canazei e poco prima dalla Val Gardena.

Per evitare il ripido ghiaione fino alla forcella Sassolungo (500 m di dislivello) conviene prendere la bidonvia fino al rifugio Demetz alla forcella (q. 2681 m). In 15 min si è al rifugio. Scendere lungo la valle del Sassolungo seguendo il sent. 525 per ripidi tornanti. Successivamente il sentiero diventa meno ripido e si raggiunge il rifugio Vicenza (30 min, q. 2253 m). Dal rifugio prendere a sinistra seguendo la conduttura dell’acqua in parte cementata. Si risale un anfiteatro detritico sul lato sinistro (destra orografica) per poi attraversarlo per portarsi sotto al parete del Sassopiatto all’attacco della via ferrata O. Schuster (1 h dal Rif. Vicenza, q. circa 2500 m). Seguire i bolli rossi e i segnavia bianco-rossi molto numerosi. Dopo un primo tratto attrezzato le funi metalliche finiscono e si risale un ripido canalino con molti detriti (attenzione ai sassi). Si intervallano tratti di facile arrampicata a tratti di cammino e in circa un’ora si è alla forcella delle Torri (q. 2750 m). Dalla forcella si sale con un tratto attrezzato (tra i più lunghi della ferrata) che strapiomba sul ripido canale a N della forcella. Si sale ancora seguendo i bolli per lunghi tratti non attrezzati (anche nei punti che maggiormente lo richiederebbero, come un breve traverso sopra uno stretto canalino) fino a sbucare pochi metri a sinistra della cima di mezzo del Sassopiatto con croce metallica (40 min dalla forcella, q. 2995 m). Possibile la breve traversata fino alla cima NW.

Si scende per il roccioso piano inclinato seguendo il sentiero che normalmente si fa in salita dal rifugio Sassopiatto. Al termine dalla discesa si incontra un piano erboso, prendere il sentiero (segnavia e traccia, ma non numerato) che scende sotto la parete del Sassopiatto, non proseguire verso il rifugio Sassopiatto (permette di evitare un’ansa e di perdere quota per poi doverla recuperare). Dopo un breve salto da fare in discesa ci si ricongiunge al sentiero 4-594 che passa sopra la malga Sassopiatto (sent. Federico Augusto). Si prosegue lungo questo sentiero, si oltrepassa il Rif. Pertini e il Rif. Federico Augusto. Si passa la forcella Rodela e si scende fino alla strada asfaltata (oltrepassando i rifugi Salei e Valentini). Dalla strada si torna agli impianti di risalita del passo Sella. (E’ possibile svalicare il dosso erboso sulla sinistra prima del Rif. Federico Augusto e scendere per le piste da sci fino agli impianti, si risparmiano 20 min). Percorso lungo in discesa, necessarie circa 2,45 h dalla cima.

Come già ricordato non farsi ingannare dal fatto che la via è chiamata ferrata: i tratti attrezzati sono pochi, quelli non attrezzati richiedono esperienza ed eventualmente sicura con corda (utile uno spezzone da 20 m). Da sconsigliare con condizioni di visibilità scarse (i bolli sono molti, ma è facile prendere un canale sbagliato).

Dalla Forcella delle torri verso N	Gruppo del Catinaccio dalla Cima di Mezzo

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